00 31/05/2013 23:42
La formazione di sciami artificiali, dopo la sciamatura naturale (1° metodo)
Prevenire o controllare la sciamatura naturale è tuttora ancora una pratica difficile che non dà sempre agli apicoltori i risultati sperati.
Quando si verifica, conviene fare delle operazioni sull’alveare che ha sciamato per ridurre al minimo i danni. Perché, in genere, l’alveare che ha sciamato nella stagione apistica non produrrà più miele quindi conviene frazionarlo, realizzando degli sciami artificiali, subito dopo la sciamatura naturale, sfruttando le celle reali di sciamatura, in questo modo si ha la possibilità di salvare il maggior numero di celle reali che sono state allevate dalle api per la sciamatura naturale.
Queste celle reali, che sono costruite in tempo d'importazione o fatte costruire dall’apicoltore, stimolando l’alveare con una nutrizione abbondante, secondo alcuni studiosi sono migliori, rispetto a quelle costruite dalle api quando decidono di rinnovare la regina vecchia, o quando la famiglia diventa orfana sia per motivi naturali sia per causa accidentale.
In seguito è indicato in dettaglio, un procedimento alla portata anche dell’apicoltore principiante per ricavare più sciami dall’alveare che ha sciamato.
Operando in questo modo:
Si procede ispezionando, supponiamo, i telaini dell’alveare n. 7 che ha sciamato, (cfr. disegno 1) per individuare le numerose celle reali che potremmo sfruttare. A secondo di quante celle reali che troviamo nell’alveare, sopprimendo ovviamente le più piccole o malfatte, possiamo realizzare tanti sciami artificiali.
Sono bellissimo...
Administrafan