Botti
Botti di Capodanno: due morti in Campania
361 feriti di cui 92 minorenni in tutta Italia
Un uomo di 51 anni ucciso da un esplosione nel Casertano
E nel Beneventano un razzo colpisce un imprenditore
Ancora un tragico Capodanno. Ancora morti e feriti per botti esplosi senza controllo e fuochi acquistati sulle bancarelle abusive. Secondo il dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale il bilancio complessivo delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno è di due morti e 361 feriti. Tra i feriti, 53 hanno meno di 12 anni (erano 76 lo scorso anno) e 39 tra 13 e 18 anni, per un totale di 92 minori a fronte dei 135 complessivi dell'anno scorso. Il numero dei feriti appare in forte diminuzione (561 lo scorso anno) ed in calo è anche il numero dei feriti con oltre i 40 giorni di prognosi - per lesioni particolarmente gravi e con danni spesso permanenti - che passa dai 35 dello scorso anno ai 29 del 2013.
SCOPPIO MORTALE - Due sono i morti in Campania per i botti di Capodanno. Il primo è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, ucciso dall'esplosione di un potente petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone, un comune del Casertano. Il secondo morto è Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L'uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. È deceduto sul colpo.
MICCIA - Il ristoratore del casertano stava testando botti professionali, in attesa del fuochista quando da un mortaio sono partiti gli scoppi. Potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il "botto" gli ha fracassato il cranio.
LESIONI - È di due morti e 107 feriti il bilancio in Campania, la regione dove si registra il maggior numero di vittime dei festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. In base ai dati forniti dalle questure dei capoluoghi di provincia l'annuale bollettino contempla 82 feriti tra Napoli e provincia; 12 nel Salernitano; 9 feriti e un morto nel Casertano; 3 feriti ad Avellino e provincia; un morto e un ferito nella provincia di Benevento. Tra i feriti nel napolitano ci sono dodici minorenni. Il caso più grave è quello di una bimba di 6 anni con ustioni alle cornee oltre che al resto del corpo: secondo i sanitari ne avrà per 25 giorni. Il più piccolo fra i feriti è un bimbo di 5 anni che ha riportato ustioni al viso ed è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni. Il numero delle vittime "da botti" in Campania è di poco superiore a quello dell'anno scorso (82 rispetto ai 73 del Capodanno 2012).
COLPI VAGANTI - Dieci feriti, di cui uno grave a causa di un colpo di fucile vagante, in Calabria della guerra dei botti. La provincia con il maggior numero di feriti è Crotone dove ci sono state quattro persone che si sono dovute recare in ospedale ed hanno riportato prognosi dai 20 ai 30 giorni. Ad un ragazzo di 20 anni gli è stato amputato un dito della mano sinistra. In provincia di Vibo Valentia si sono verificati tre feriti di cui un romeno di 26 anni che a San Costantino Calabro è stato raggiunto da un colpo di fucile vagante. Il giovane è stato portato nell'ospedale di Vibo Valentia dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Gli altri due feriti sono entrambi minorenni di 8 e 13 anni che hanno riportato ferite giudicate guaribili in quindici giorni. In provincia di Reggio Calabria due persone hanno riportato escoriazioni alle mani ed alle gambe e sono state giudicate guaribili con una prognosi inferiore ai 15 giorni. A Praia a Mare, nel cosentino, un ragazzo di 14 anni ha subito l'amputazione del dito di una mano.
SCHEGGE - Sono nove, tre delle quali con la prognosi riservata, le persone medicate negli ospedali di Catania. I più gravi sono ricoverati nel reparto di Oculistica del Policlinico per schegge negli occhi. Due feriti e diversi incendi in provincia di Siracusa. Nel capoluogo un ventinovenne di origini romene è rimato ferito alla mano durante l'incendio sul balcone dell'abitazione causato dallo scoppio di un petardo. Dopo la mezzanotte, una 39enne di Lentini è rimasta ferita alla mano sinistra. Nella stessa cittadina, i poliziotti hanno denunciato in stato di libertà un 63enne per detenzione illegale d'arma da fuoco.
MANI AMPUTATE - A Milano un bambino di 11 anni, di origine nomade ha perso tre dita, ed è rimasto ferito ad altre due, per aver raccolto un petardo inesploso. A Cinisello Balsamo un uomo è stato colpito da una fucilata a una gamba. Sono i due feriti più gravi in provincia di Milano dove il 118 ha eseguito circa 880 interventi tra le 21 di lunedì e le 7 di martedì. Un uomo ha perso la mano per lo scoppio di un petardo nel foggiano.
ROGHI - A Genova, nella delegazione di Cornigliano, un bambino di nove anni è rimasto ustionato alla schiena poco dopo le 2, a causa dei fuochi d'artificio che stava lanciando insieme ad alcuni adulti e altri bambini. È questo il fatto più grave registrato a Genova, anche se i vigili del fuoco, nel capoluogo e nel Tigullio, hanno registrato 48 interventi per incendi vari, di cui quattro più gravi. Molti i roghi imputabili al lancio di petardi: distrutta parte della copertura dell'ex officina Amt «Guglielmetti» in Valbisagno; i balconi di due appartamenti sono andati in fiamme in via Torti, a San Fruttuoso, e in via Canevari, a Brignole; un incendio boschivo si è verificato a Voltri. Un'auto, un furgone e una moto sono andati distrutti in un rogo a Sampierdarena e un'altra auto è bruciata a Rivarolo.
INCENDI - In Basilicata si sono contati due feriti lievi ma durante la notte, i Vigili del Fuoco hanno dovuto intervenuti per spegnere un incendio divampato a Latronico (Potenza), e per spegnere fuochi accesi nei cassonetti in diversi Comuni della regione. Una trentina sono le persone rimaste ferite a Roma, una decina i casi più gravi. Tra questi, quattro hanno subito gravi danni alle mani. Per un uomo, un romeno, è stata necessaria l'amputazione della mano sinistra. Ad altri tre, italiani, due uomini e una donna, sono state amputate alcune dita.
DIVIETO - Nel quartiere Libertà di Bari un gruppo di persone ha inscenato in strada una batteria di giochi pirotecnici allestendo un banchetto con una caricatura del sindaco Michele Emiliano che per il secondo anno con un'ordinanza aveva vietato i giochi pirotecnici. Nonostante il divieto anche a Bari i botti hanno acceso il cielo dei quartieri popolari facendo quattro feriti. Altre persone sono rimaste ferite in provincia, a Barletta, Andria e Trani. Il più grave è un uomo di Acquaviva delle Fonti (Bari), ricoverato con una prognosi superiore a 40 giorni: lo scoppio di un petardo che stava maneggiando lo ha investito al volto. Gli altri feriti si registrano ad Andria (2) e a Corato (1), con prognosi che varia da sette a 20 giorni.
GIOCO PIROTECNICO - Rischia di perdere un occhio un quarantanovenne di Riparbella (Pisa) per un petardo che gli è esploso in volto. L'uomo è stato portato in ambulanza al'ospedale di Cecina (Livorno) e poi, dopo aver subito un arresto cardiocircolatorio, è statao trasferito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Livorno. Secondo quanto raccolto dai carabinieri di Riparbella, l'uomo stava accendendo un grosso petardo, di libera vendita e acquistato regolarmente, quando per cause ancora in via di accertamento un razzo gli sarebbe esploso vicino al volto ferendolo in modo grave. La scatola del gioco pirotecnico è stata sequestrata dai militari.