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Costruire un: arnia

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2015 14:00
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13/01/2013 01:45
 
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Il legno impiegato per la costruzione delle arnie è generalmente l’abete, più raramente il pino, il castagno o il rovere; questi ultimi sono più costosi e, anche se strutturalmente più robusti hanno lo svantaggio di essere più pesanti, meno porosi e di trattenere maggiormente l’umidità. In ogni caso è necessario che le tavole impiegate siano ben stagionate. La stagionatura evita successive deformazioni che rendono difficile il lavoro delle api e dell’apicoltore.
Al termine della costruzione l’arnia deve essere verniciata con olio di lino cotto o con un impregnante classico o biologico. Si consiglia di utilizzare colori naturali e a basso contrasto con l’ambiente circostante, preferibilmente con sostanze impregnanti compatibili con l'apicoltura biologica (il costo é lo stesso e potrete decidere, anche in un secondo tempo, di applicare le regole dell'apicoltura biologica senza dover cambiare o sverniciare le arnie).
Le porticine d'ingresso devono essere dipinte con un colore diverso per ogni arnia, per facilitare alle api il riconoscimento della propria casa.
Oltre alle tavole di legno, ai chiodi o viti e alla lamiera per la copertura, vi sono altri materiali occorrenti per il funzionamento dell’arnia:
lamierini distanziatori: utilizzati per sostenere i telaini del nido e del melario; i distanziatori tengono conto dello spazio d’ape e facilitano il lavoro di l’estrazione dei telaini (spesso bloccati dalle api con propoli o ponti di cera). I lamierini del nido sono spaziati in modo tale da reggere 10 telaini, mentre quelli del melario ne reggono soltanto 9 (per aumentarne lo spessore e il loro contenuto di miele)
rete metallica (bordata o meno) per l’ispezione del fondo
cassetto in lamiera, plastica o legno per l’ispezione del fondo
filo di ferro e viti per l’aggancio del nido al fondo e al melario
maniglie da applicare al nido e ai melari per il trasporto; possono essere sostituite da 2 incavi praticati nelle tavole laterali del nido e dei melari (come indicato nello schema costruttivo)
porticina d’ingresso metallica: può essere sostituita da una porticina in legno con entrata differenziata per l’inverno e l’estate (come indicato nello schema costruttivo). La porticina metallica viene fornita con apposite guide per il fissaggio, mentre la porticina di legno può essere fissata semplicemente praticando 2 piccoli fori laterali per il passaggio di 2 viti ad occhiello per fissarle al nido
angolari metallici: agevolano l’appoggio del coprifavo o del melario. Non sono indispensabili ma aiutano ad appoggiare il coprifavo o il melario centrandolo sul nido. E’ sufficiente utilizzarne uno nell’angolo anteriore dell’arnia
matassa di filo di ferro stagnato o di acciaio inox per l’armatura dei telaini ed il fissaggio del foglio cereo. In alternativa è possibile acquistare telaini già armati e dotati di foglio cereo
fogli cerei:costituiscono la base per la costruzione dei favi del nido e del melario. Vengono inseriti nella scanalatura longitudinale del telaino e fissati all’armatura mediante fusione della cera: il foglio cereo viene appoggiato all’armatura di fil di ferro, il quale viene riscaldato facendovi transitare un flusso di corrente elettrica sufficiente a provocare la fusione del foglio cereo
diaframmi in masonite: occupano lo stesso spazio di un telaino da nido e vengono utilizzati per restringere il nido quando la famiglia occupa meno di 10 telaini
griglie escludi-regina. Vengono frapposte fra nido e melario per evitare la deposizione della regina nel melario
nutritore: ne esistono di varie forme, dimensioni e con diverse modalità d’impiego, ma per tutte le tipologie lo scopo è quello di consentire l’alimentazione delle api durante periodi sfavorevoli o per stimolare lo sviluppo delle colonie. I più usati sono quelli esterni circolari o rettangolari da 1,2,5 litri e quello interno a tasca (sostituisce un telaino del nido)


L'armatura dei telaini
L'armatura dei telaini avviene praticando piccoli fori sulle testate e su fondi, in modo tale da permettere il passaggio di un sottile filo di ferro utilizzato per il fissaggio del foglio cereo. Applicate un chiodino (o un punto metallico) non interamente inchiodato sulla testata del telaino, annodate il filo in partenza, fissatelo con il chiodino e quindi inseritelo all'interno dei fori precedentemente praticati (come illustrato nella figura); ripetete l'annodatura sul chiodino di arrivo e quindi fissate il secondo chiodino.
La misura del filo e' di circa 2,5 metri per i telaini da nido e 1,5 metri per quelli da melario.
Sono bellissimo...
Gio71@
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