EFFETTI DELL'HASHISH, DELLA MARIJUANA E DELL'OLIO DI HASHISH
L'effetto finale della marijuana e dell'Hashish è dato dalla combinazione ed interazione di tutte le sostanze di cui è costituita la resina.
A livello metabolico
Quando è fumata, i sintomi si raggiungono dopo circa 15-20 minuti (il livello di THC nel sangue raggiunge il suo picco dopo tale periodo) e raggiunge il suo massimo livello in circa 15-30 minuti. Successivamente il periodo di euforia lentamente decresce per un periodo di 3-4 ore.
Quando viene ingerita con il cibo, gli effetti sono rallentati in quanto si ha un minore assorbimento di THC.
Dopo tale lasso di tempo il THC viene metabolizzato quasi completamente in un prodotto attivo (11 – idrossi – delta – 9 – THC) che viene convertito in un metabolita inattivo e quindi eliminato dall'organismo. I tempi di eliminazione totale dall'organismo dei derivati inattivi del THC sono variabili in quanto il suo metabolismo è molto lento. C'è chi sostiene che occorre anche un mese per l'eliminazione totale mentre altri sostengono circa 4-7 gg.
Indipendentemente dal tempo impiegato per la sua eliminazione questo fatto è importante perchè spiega come mai chi assume questa droga regolarmente percepisca il suo effetto in maniera molto più rapida con un quantitativo minore rispetto a colore che lo usano occasionalmente. Infatti il THC è liposolubile, vale a dire che è solubile nei grassi per cui durante il suo assorbimento da parte dell'organismo, si deposita nei tessuti adiposi. Di conseguenza il THC viene liberato lentamente, il che fa diminuire il livello di THC nel sangue solo a lungo termine, permettendo anche di rilevarne la presenza nel sangue per un lungo lasso di tempo.
Lo stesso vale per i metaboliti del THC che si ritrovano nelle urine per settimane nei consumatori che ne fanno regolarmente uso, anche se è da qualche tempo che non ne consumano più.
A livello fisico
Gli effetti sono alterazione dell'umore e della percezione variando però da persona a persona.
Gli effetti immediati dell'uso dei derivati della cannabis sono tachicardia, vasodilatazione, irritazione della congiuntiva degli occhi con i classici "occhi rossi", atteggiamento vago, aumento della salivazione, aumento dell'appetito soprattutto verso i cibi ad alto contenuto di zucchero, perdita dell'equilibrio, ipersensibilità alla luce ed alla musica, mal di testa e tosse. Dalle testimonianze si denota che le persone, da un punto di vista psichico hanno un'alterata percezione del tempo, euforia, una piacevole sensazione di benessere dove si alternano fasi di allegria a fasi di silenzio meditativo, maggiore socialità, rilassamento, una maggiore percezione sensoriale, maggiore creatività.
Ovviamente gli effetti possono essere differenti da persona a persona a seconda della propria individualità e stato d'animo, a seconda che sia fumata o ingerita, dalla intensità dell'aspirazione e dalle condizioni di consumo. Infatti ci sono persone che testimoniano che in loro ha causato depressione, irritabilità, confusione, paura, ansietà.
Nel caso di un'assunzione prolungata, si manifestano alterazione nel ciclo del sonno, bronchiti, mania di persecuzione, ansia, confusione, congiuntiviti oltre ad instabilità dell'umore, passività, apatia, problemi di memoria. In ogni caso sono manifestazioni che variano da soggetto a soggetto.
Da un punto di vista strettamente fisico l'uso dei derivati produce alterazioni nel sistema immunitario e respiratorio, nel metabolismo cellulare e nella circolazione sanguigna .
Differenza tra Cannabis ad uso agroindustriale e ad uso come droga o medicamento
Normalmente, viene considerata come pianta ad uso agroindustriale, quindi per la produzione di fibra quella che ha un contenuto in THC inferiore allo 0,3%.
PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
Non entriamo in merito al fatto se è/non è etico, sociale o politico l'uso di questa droga. Vogliamo semplicemente segnalare come, fin dai tempi più antichi, è stata usata come medicamento tanto che negli ultimi anni, in quasi tutti i paesi del mondo è molto attiva la ricerca in tal senso.
E' indubbio oramai che questa pianta ha degli effetti benefici relativamente al controllo del dolore in particolare nei confronti del dolore neuropatico e spastico, nel dolore tumorale e per i sintomi dolorosi nella sclerosi multipla (spasticità, sintomi della vescica, qualità del sonno).
Sembra ormai accertato che agisca positivamente per quanto riguarda: nausea e vomito, anoressia e cachessia, spasticità, condizioni dolorose (in particolare dolore neurogeno), disordini del movimento, asma e glaucoma
Sono bellissimo...
Administrafan