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Il matrimonio nell'ordinamento italiano
Il matrimonio è un negozio giuridico ed è regolato nell'ordinamento giuridico italiano dal Libro Primo del Codice Civile cosiddetto "Delle persone e della famiglia". La collocazione del matrimonio nell'ambito del Primo Libro del Codice Civile esclude che l'istituto del matrimonio sia da ricomprendersi nella disciplina dei contratti che viene trattata nel Libro Quarto del Codice Civile. La convenzione matrimoniale è il contratto con il quale i coniugi stabiliscono un regime patrimoniale coniugale diverso dalla comunione legale, e cioè il regime di separazione dei beni o di comunione convenzionale.
La Costituzione italiana dedica alla famiglia tre articoli (collocati all'interno del Titolo II intitolato "Rapporti etico-sociali").
L'art. 29 stabilisce che
"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
L'art. 30 stabilisce che
"È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità".
L'art. 31 stabilisce che
"La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo".
Diversi tipologie di matrimonio in Italia [modifica]
In Italia sono previste tre forme di matrimonio, quello civile, quello solo religioso e quello religioso con effetti civili (matrimonio concordatario). I matrimoni religiosi i cui effetti sono riconosciuti civilmente dallo Stato italiano sono quelli celebrati davanti a un ministro di culto della confessione religiosa che ha stipulato un'intesa con lo Stato italiano. Il matrimonio cattolico valido solo ai fini religiosi viene definito matrimonio canonico. Attualmente sono riconosciuti i matrimoni celebrati davanti a ministri di culto delle seguenti confessioni religiose:
Chiesa cattolica (matrimonio concordatario);
Chiesa valdese;
Chiesa cristiana avventista del settimo giorno;
Unione delle comunità ebraiche italiane;
Assemblee di Dio in Italia (ADI);
Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia;
Chiesa Evangelica Luterana in Italia.
Il 4 aprile 2007 la Repubblica Italiana ha stipulato intese con alcune organizzazioni religiose che prevedono, tra l'altro, il riconoscimento degli effetti civili dei matrimoni religiosi celebrati davanti ai ministri di culto delle rispettive organizzazioni religiose. Tuttavia queste intese non sono state ancora sottoposte al Consiglio dei ministri per la successiva trasmissione al Parlamento per la conseguente ratifica. Le intese riguardano i rapporti tra la Repubblica Italiana e le seguenti organizzazioni religiose:
Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale (cristiani ortodossi che si riconoscono nel Patriarcato di Costantinopoli);
Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova in Italia;
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (mormoni);
Unione Induista Italiana.
Nessuna intesa è stata ancora raggiunta tra le organizzazioni islamiche in Italia e Repubblica Italiana per attribuire effetti civili ai matrimoni islamici. Le difficoltà nascono dalla mancanza di un'organizzazione degli islamici in Italia e dall'assenza della figura del ministro di culto tra gli islamici sunniti.
Il matrimonio nelle varie culture [modifica]

Matrimonio tra consanguinei (esogamia ed endogamia) [modifica]
La società ha sempre posto restrizioni al matrimonio tra parenti, sebbene il grado delle relazioni proibite vari notevolmente. Gli antropologi si riferiscono a questo genere di restrizioni con il termine di esogamia. Tali restrizioni sono relative al tabù dell'incesto. Gli antropologi hanno segnalato che il tabù dell'incesto può servire per promuovere la solidarietà sociale. In quasi tutte le società il matrimonio tra fratelli e sorelle è vietato, con rare eccezioni quali l'Antico Egitto, la società Hawaiiana, e gli Inca. In molte società il matrimonio tra cugini di primo grado è preferito, mentre all'estremo opposto, la chiesa cattolica medievale proibiva il matrimonio tra cugini lontani. La chiesa cattolica odierna mantiene tuttora uno standard di distanza richiesta (sia in consanguineità che in affinità) per il matrimonio. Nella comunità induista, specialmente nella casta dei Brahmini, è vietato sposare persone dello stesso Gothra, visto che persone dello stesso Gothra sono dette avere la stessa discendenza patriarcale. Nell'antica India quando era valido il Gurukul, lo shishyas (il pupillo) era sconsigliato dallo sposare i figli del Guru siccome lo shishyas era considerato figlio del Guru e sarebbe stato un matrimonio tra fratelli (sebbene ci fossero eccezioni come Abhimanyu, il figlio di Arjuna, sposando Uttara, l'apprendista ballerina di Arjuna nel poema epico Mahābhārata). Molte società hanno adottato anche altre restrizioni su chi può sposarsi, come il divieto di sposare persone con lo stesso cognome o persone con lo stesso animale sacro.
Inversamente, alcune società richiedono che il matrimonio avvenga all'interno di un certo gruppo. Gli antropologi si riferiscono a queste restrizioni con il termine di endogamia. Nell'Antico Egitto, il matrimonio tra fratelli e sorelle era ammesso solo nella famiglia reale; questo privilegio era negato al popolo comune e potrebbe essere servito per concentrare salute e potere in una famiglia. Un esempio di endogamia potrebbe essere la necessità di sposare un appartenente alla stessa tribù. Le leggi razziali adottate da alcune società nel passato, come la Germania Nazista, il Sudafrica dell'apartheid e gran parte degli stati meridionali degli USA prima del 1967, che proibivano il matrimonio tra persone di diversa razza (miscegenazione) potrebbero anch'esse essere considerate esempi di endogamia.
Matrimonio combinato [modifica]
Un matrimonio combinato (o 'di convenienza') è un'unione facilitata da procedure formali da parte di famiglie o gruppi politici. Un'autorità responsabile stabilisce o incoraggia le nozze. L'autorità potrebbe essere costituita dai genitori, dalla famiglia, una figura religiosa o il consenso generale. Le prime due spesso iniziano il processo con la pressione informale e sociale mentre le ultime due cominciano spesso con un sistema o una dichiarazione formale. In entrambi i casi, l'autorità ha un veto vincolante sul matrimonio, e questo sistema è socialmente supportato dal resto della comunità, così che negarlo comporta conseguenze drastiche ed estreme. Una volta dichiarato, un impegno è implicito, che diviene esplicito con una seguente cerimonia formale. Coloro i quali appoggiano le nozze combinate affermano frequentemente che è una tradizione, che si basa sulla morale sociale e che è un bene per le famiglie coinvolte.
In molte zone del mondo, quando una donna non ha ancora raggiunto la pubertà il padre organizza un matrimonio per lei in cambio di una "offerta di matrimonio", anche a un uomo del doppio della età di lei. La donna aveva poco o niente da dire nelle trattative per il matrimonio, le quali potevano occorrere anche senza che ne venisse a conoscenza. Coloro che credono nel matrimonio romantico criticheranno spesso le nozze combinate, considerandole come opprimenti, disumane o immorali. I difensori di questi matrimoni dissentono, riferendosi spesso a culture nelle quali il tasso di successo di queste forme è alto e sostenendo che quasi tutti le coppie imparano ad amarsi e prendersi cura l'uno dell'altro molto profondamente.
Coloro che credono nel matrimonio di convenienza formulano anche delle critiche verso il matrimonio romantico, dicendo che è a breve termine, eccessivamente basato sulla lussuria o immorale. I sostenitori ribattono che è meglio possedere un legame sentimentale prima di prendere un impegno vitalizio. Le culture che aspirano a creare relazioni dopo che le coppie si sono sposate sono quelle con pratiche istituzionalizzate di matrimoni combinati. Le culture le quali giungono a pensare che le nozze dovrebbero essere provate solamente dopo che una compatibilità di breve termine è stata provata adottano i matrimoni romantici. È opinabile quale dei due metodi sia più corretto o quale idee sul matrimonio siano più giuste: le assunzioni sottostanti sono differenti. Molte critiche dell'"altra" forma di matrimonio sono basate su malintese ipotesi a proposito del matrimonio, fatte da differenti punti di vista culturali e in base a ciò che differenti gruppi di persone ritengono debba essere il matrimonio.
Sono bellissimo...
Administrafan