Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

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Glossario di apicoltura

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    00 24/02/2012 21:08
    Contenitori con acqua, bidoni, secchi,bottiglie..... Le api utilizzano l'acqua per diluire il miele. Quando le api raccolgono acqua in abbondanza è indice di scarso raccolto

     
    Acari

    Insetti appartenenti alla classe degli aracnidi.Acarapis Woodi attacca la trachea delle api. Varroa destructor colpisce la covata e le api.

     
    Accoppiamento
    (della regina)

    La regina si accoppia con uno o più fuchi

     
    Acidità
    (del miele)

    L'acidità aumenta con l'invecchiamento,e qualora il miele venga estratto da favi fortemente propolizzati. Il miele sofisticato con zucchero invertito chimicamente ha un'acidità molto elevata

     
    Acido fenico

    Si usava per togliere le api dal mielario. L'acido si cospargeva su un telo che veniva messo al posto del coprifavo

     
    Acqua

    L'acqua serve in primavera per l'allevamento della covata, e in estate per la regolazione termica dell'alveare. In primavera le api abbandonano la raccolta d'acqua quando le fioriture sono massime, ad esempio durante la fioritura dell'acacia.

     
    Acqua
    (tecnica di contenimento)

    Facile realizzazione sul miele ancora contenuto nei favi, quando il rapporto superficie/massa è favorevole ad uno scambio rapido di umidità con l'ambiente circostante. Buoni risultati si ottengono facendo circolare tra i favi contenuti nei melari una corrente di aria calda (a temperatura non superiore a 35° C) prodotta con un opportuno sistema (caldaia, ventilatore e termostato).

     
    Addome

    L'addome è costituito morfologicamente da 10 segmenti

     
    Aethina tumida

    Piccolo maggiolino, parassita degli alveari. Si nutre delle larve in via di sviluppo e delle riserve di polline. Nativo del Sud Africa. In America il parassita è arrivato nel 1996, e solo nel 2000 ha causato oltre tre milioni di dollari di danni agli apicoltori della Florida

     
    Adulterazione

    Il miele può essere adulterato, ma all'esame di laboratorio si scopre la frode

     
    Affumicare

    Il fumo,denso e freddo, serve per poter visitare l'alveare.Le api si calmano nutrendosi di miele

     
    Aggomitolare

    Soffocamento della regina da parte delle api

     
    Affumicatore

    Imbuto metallico con una caldaia un mantice e una protezione contro le scottature .

     
    Aggressività

    L'aggressività, la tendenza alla sciamatura, la laboriosità delle api, dipendono dalla regina, ma anche da fattori igenici-sanitari interni all'alveare.

     
    Agglomerarsi

    In inverno le api si ristringono e occupano solo alcuni favi

     
    Ali

    Le ali sono membranose e costituite da due sottili lamine, sovrapposte e ravvicinate e di forma 'subtriangolare'

     
    Allargare

    Fare spazio alla covata in primavera,mettendo i favi pieni di miele all'estremità del nido

     
    Alleggerire( le famiglie)

    Da una famiglia prossima alla sciamatura si toglie covata opercolata

     
    Allevamento( di regine)

     La regina viene allevata dalle api a base di pappa reale più densa rispetto a quella fornita alle operaie e ai fuchi

     
    Alterazioni(del miele)

    I mieli che non sono attaccabili dai lieviti osmofili sono però soggetti ad alterazioni progressive di origine chimica e enzimatica. Queste trasformazioni determinano un cambiamento delle caratteristiche organolettiche del prodotto (aumento del colore, perdita e trasformazione delle sostanze volatili responsabili dell'aroma, formazione di composti dal gusto amaro), una perdita di attività delle sostanze biologicamente attive (inattivazione degli enzimi), un sostanziale cambiamento della composizione zuccherina (aumento dei disaccaridi e di altri zuccheri complessi a spese degli zuccheri semplici) ed altre trasformazioni della composizione iniziale (aumento dell'acidità, formazione di idrossimetilfurfurale).

     
    Alveare

    Arnia con famiglia di api

     
    Amebiasi

    Malattia delle api causata dal protozoo melpighamoeba mellificae

     
    Amido di mais

    Si usa nella nutrizione di sostentamento. L'amido di mais è un amido nativo ottenuto da granoturco normale mediante processo di macinazione ad umido.

     
    Amputare(un'ala della regina)

    O clippaggio, si amputa un'ala alla regina, in modo che quando lo sciame primario esce dall'arnia si posa per terra in prossimità dell'apiario

     
    Analisi organolettica

    L'analisi organolettica (o sensoriale) consiste nel valutare un prodotto attraverso i sensi: l'aspetto, l'odore, il sapore e le caratteristiche tattili di un miele possono fornire informazioni utili all'individuazione delle frodi, alla determinazione dell'origine, allo stato di conservazione, alla qualità in generale

     
    Analisi pollinica del miele

    Il miele contiene sempre granuli pollinici, in quanto questi possono "contaminare" il nettare nel momento in cui l'ape lo raccoglie.

     
    Antenna

    Le antenne sono di forma cilindrica, ripiegate a L, con la base inserita entro due fossette membranose (toruli). Osservando le antenne con un microscopio a scansione elettronica appaiono migliaia di sensilli. I sensilli sono di tipo tattili, olfattori, termorecettori, igrorecettori.

     
    Ape mellifera

    L'ape cosiddetta domestica appartiene all'ordine degli imenotteri. I caratteri essenziali degli imenotteri sono la metamorfosi completa, ali membranose, partonogenesi frequente, dimorfismo sessuale accentuato, cervello ben sviluppato.

     
    Ape operaia

    Tutte le operaie di una famiglia sono legate geneticamente. Provengono tutte dalla stessa madre, ma non dallo stesso padre. Vi saranno quindi delle sorelle piene e delle sorelle solo da parte di madre

     
    Ape esploratrice

    Api di uno sciame naturale che dopo essersi fermato vanno alla ricerca di una dimora definitiva, tronco d'albero tapparelle delle finestre ,ecc.

     
    Ape nutrice

    Le nutrici consumano la maggior parte del polline nella colonia. Utilizzano gli aminoacidi per aumentare il contenuto di proteine del loro stesso corpo, ma la maggior parte è utilizzata per la produzione della gelatina ricca di proteine sintetizzata nella ghiandola ipofaringea

     
    Ape strisciante

    Ape affetta dal virus della paralisi cronica

     
    Ape spazzina

    Ape che tiene in ordine l'ambiente alveare, pulizia del fondo,tappare fessure, portar fuori api morte

     
    Ape tollerante alla varroa

    L'USDA americana sta testando la resistenza alla varroa di ceppi di api russe che sembravano sopravvivere alla varroa senza necessità di interventi, ape che tiene in ordine l'ambiente alveare, pulizia del fondo,tappare fessure, portar fuori api morte

     
    Apiario

    Insieme di alveari, esposizione ottimale a sud-est riparato dai venti e possibilmente ombreggiato in estate per evitare i raggi diretti del sole

     
    Apiguard

    Prodotto antivarroa a base di timolo

     
    Apicoltore

    È apicoltore chiunque detiene e conduce alveari.

     
    Apicoltura

    La conduzione zootecnica delle api, denominata "apicoltura", è considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, anche se non correlata necessariamente alla gestione del terreno.

     
    Apicoltura nomade

    Spostamento di alveari in zone con abbondanti risorse nettarifere

     
    Apiscampo

    Tavola di faesite con cornice in legno e disco centrale con apertura. Inserito tra nido e melario. Le api possono scendere dal melario ma non risalire.

     
    Apparato boccale

    L'apparato boccale, si trova all'angolo inferiore della testa ed è costituito dal labbro superiore, due mandibole, due mascelle, labbro inferiore

     
    Apparato digerente

    Consiste in borsa nettaria,stomaco,intestino e tubi urinari
     
    Apparato genitale

    Nelle api operaie gli organi genitali sono atrofizzati, nella regina si hanno le ovaie, spermateca e vagina, nei fuchi testicoli e pene
     
    Apparato velenifero

    Composto dal pungiglione, i fuchi ne sono privi, da ghiandole velenifere e dalla borsa del veleno
     
    Armatura

    Telai da nido e da mielario armati verticalmente o orizzontalmente con filo stagnato.

     
    Arnia

    Dimora artificiale di una colonia di api, preferibilmente in legno buon isolante e a favi mobili per l'esame periodico dello stato della famiglia

     
    Arnia Dadant-Blatt

    L'arnia classica da 10 telaini deriva dal modello originale ideato dal reverendo Lorenzo L. Langstroth nel 1851 in America, successivamente modificato da Charles Dadant nel 1859 e da Blatt.

     
    Arnia a telaini mobili

    Arnia razionale con 7-10-12 favi estraibili che distano,centro-centro tra loro 38,5 mm

     
    Arnia da osservazione

    Arnia con pareti laterali a volte anche il coprifavo in vetro

     
    Arnia DU-CA

    Arnia "Du-Ca", dal cognome di Dutto e dal famoso apicoltore Campero, a posizionamento del nido molto più verticalizzato dell'abituale

     
    Arnietta di fecondazione

    Arnietta per fecondazione regina da cella reale. Due mini fogli cerei vengono inseriti. Su uno di loro si innesta una cella reale già chiusa.Sul retro arnia una vaschetta per nutrizione liquida con mini escludi per evitare che poi la regina possa annegare. Sul davanti infimo spazio per le api.Un vetro resina copre il tutto per poter visitare le api

     
    Arnietta per nucleo

    Arnietta per nuclei, da cinque-sei telaini da nido D. B. dove vengono effettuati gli allevamenti

     
    Assaggiatori

    Persone che abbiano conoscenze di fisiologia, psicologia e metodologia sensoriale, addestrati a riconoscere certe caratteristiche del miele e a differenziare prodotti simili, ma che abbiano anche quelle conoscenze del prodotto indispensabili per produrre una valutazione integrata di tutte le caratteristiche percepite e un'ampia esperienza sensoriale, necessaria per poter memorizzare stabilmente gli standard di riferimento per un giudizio di rispondenza al tipo. Dei veri esperti insomma, ma che non abbiano la presunzione di poter esprimere, con un solo assaggio, un giudizio sensoriale di validità assoluta.

     
    Aspiratore per pappa reale

    Decompressore con inserito un tubicino per svuotare le cellette mediante aspirazione. Il tubicino è collegato a un piccolo filtro per togliere possibili residui di cera

     
    Attira sciame

    Arnietta con alcuni favi posta poco lontano dall'apiario nella speranza che qualche sciame vagante la occupi. Anche i feromoni sintetici svolgono la stessa azione

     
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    Gio71@
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    00 24/02/2012 21:09
    Modo di dire, quando in estate per il forte caldo le api si radunano in grappolo davanti l'arnia

     
    Banca delle regine

    Metodo per conservare in inverno le api regine utili per la ripresa primaverile

     
    Banco disopercoltore

    Recipiente in acciaio con sovrapposta una disopercolatrice

     
    B 401

    B 401-bacillus thuringensis . Il batterio produce spore contenenti una tossina .Quando la larva di tarma della cera ingerisce la tossina , questa è libera di danneggiare le pareti intestinali della stessa .Il risultato è la morte della larva della tarma

     
    Blocco della covata

    Il blocco naturale della covata si ha con le alte e basse temperature

     
    Bolle d'aria(nel miele)

    Si formano in superficie dei decantatori

     
    Borsa melaria

    Parte interna dell'ape dove il nettare viene trasformato in miele

     
    Bottinatrice

    Ape addetta alla raccolta di nettare, mielata, propoli, polline, acqua

     
    Bugno villico

    È un'arnia ricavata da un tronco cavo, da un contenitore di vimini o bigoncio; tavole, tufo, tronco cavo; ferula ( nome di un sorta di giunco o canna, comune nell'Italia Meridionale-Sicilia-Sardegna); paglia; sughero( corteccia ritagliata a regola d'arte a tempo debito)

     
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    00 24/02/2012 21:10
    Camera calda

    Stanza dotata di termostati umidificatori deumificatori, erogatori nebulizzanti

     
    Candito

    Miscela di acqua, zucchero e miele. Viene fornito alle api che hanno poche scorte

     
    Cantare ( della regina sfarfallata)

    Sia le regine vergini che le regine feconde emettono suoni con frequenza da 20 a 1280 Hertz

     
    Carnica(ape)

    Ape della Carinzia e Slovenia di aspetto simile alla ligustica di indole mite e si serve di poca propoli

     
    Cassetta di spedizione

    Per gli sciami o nuclei in genere di cartone, è un vuoto a perdere

     
    Cassetta portasciami

    Cassettino in legno o polistirolo che può contenere cinque sei telaini da nido. Utile per i lavori in apiario nel mettervi i favi che si ispezionano, invece che posarli per terra. E nel raccogliere gli sciami

     
    Cassone p.pappa reale

    Formato da due nidi laterali, ciascuno di 10 telaini e un nucleo centrale di sette telaini separati da due diaframmi nei quali al centro c'è un foro circolare di dieci centimetri di diametro, con incorporato escludi regina a barrette.

     
    Caucasica(ape)

    Ape del Caucaso simile all'ape carnica, tende a sciamare poco

     
    Cella

    La costruzione comincia a partire da una base a forma di cuspide con tre losanghe inclinate di 109°28' , su cui le api premendo contemporaneamente ai lati innalzano le pareti cellulari a forma esagonale,con un inclinazione tra i 9 e 13 gradi, sufficiente a impedire il deflusso del miele liquido immagazzinato nelle celle.

     
    Cella opercolata

     La cella viene opercolata se contiene miele maturo, o covata

     
    Cella reale

     Cella grande a forma di ghianda e rivolta dall'alto verso il basso

     
    Cera d'api

     La composizione chimica della cera è una miscela di oltre trecento sostanze;gli idrocarburi, gli esteri e gli acidi sono prevalenti. Per produrre la cera l'ape consuma enormi quantità di zuccheri, fruttosio, glucosio e saccarosio;costituiti da elementi chimici (C,H2,02) che combinati insieme si ritrovano nella cera.

     
    Ceraiola

     Nella costruzione, le api, formano catene a gruppi compatti ,all'interno la temperatura si mantiene sui 35° necessaria per modellare la cera.

     
    Cipriota(ape)

     Apis mellifica cypria, originaria dell'isola di Cipro

     
    Clippaggio

     Taglio di una o due ali dell'ape regina.In questo modo lo sciame primario che abbandona l'alveare si ferma a pochi metri di distanza dall'arnia

     
    Colonia da fuchi

     Allevamento di fuchi da famiglie selezionate, produttive mansuete e non sciamatorie per l'inseminazione artificiale e per i periodi di assenza naturale di fuchi.

     
    Colonia sovrappopolata

     Abbondanza di bottinatrici rispetto alle nutrici

     
    Colori

     L'ape riesce a percepire alcuni colori a differenza dell'occhio umano che percepisce i colori dal rosso al violetto. Il campo di visione è contratto verso il rosso e dilatato verso l'ultravioletto (invisibile all'occhio umano) per le api è un vero e proprio colore. L'ape vede solo quattro colori: Giallo (arancio, verde giallastro) Verde bluastro Blu Ultravioletto

     
    Colorimetro

     Strumento in cui il colore di uno spessore standard di miele, reso liquido, viene confrontato a vista con degli standard forniti con il dispositivo: si tratta quindi ancora di una misura sensoriale, ma resa più obiettiva dal metodo di valutazione

     
    Coltello disopercolatore

      Serve per togliere gli opercoli dai favi pieni di miele maturo. Esistono anche coltelli elettrici riscaldati, ma fare attenzione alla temperatura che si raggiunge altrimenti si 'frigge' il miele

     
    Confezionamento(del miele)

     Il materiale di gran lunga più diffuso oggi in Italia è il vetro. Il vaso di vetro con la capsula twist-off dà le migliori garanzie di tenuta. Abbastanza comuni anche le confezioni in plastica

     
    Combustibile per l'affumicatore

     Strisce di juta, pezzetti di legno marcito cartone ondulato sono i combustibili più comuni usati

     
    Comportamento

    Aggressivo o docile di una colonia, dovuto a caratteri eriditari ma più spesso dipende dal comportamento e dal modo di lavorare dell'apicoltore

     
    Comunicazione acustica

     La vita sociale delle api avviene nel buio dell'arnia. La vista, che è di fondamentale importanza all'esterno, non gioca nell'arnia nessun ruolo per l'interazione delle api. Qui sono i feromoni ad essere essenziali per le comunicazioni. Vibrazioni e suoni hanno la loro parte di importanza. Le api sono in grado di percepire le vibrazioni tramite l'organo subgenuale situato sotto la tibia. Sono esse stesse in grado di produrre vibrazioni coi muscoli delle ali

     
    Conducibilità elettrica

     Passaggio di corrente in una soluzione di miele: la misura della conducibilità ha la stessa utilità di quella delle ceneri, ma è molto più rapida. E' inoltre possibile risalire alla quantità di ceneri, dalla conducibilità elettrica, con un semplice calcolo

     
    Conduzione dell'apiario

     Tecnica di preinvernamento, di conduzione primaverile, raccolta prodotti dell'alveare e prevenzione e cura di malattie.

     
    Consanguineità

     Nel caso delle api l'imparentamento ( o consanguineità ) si manifesta in numerosi modi tra cui alterazioni dell'efficienza e del comportamento. Si presentano diminuzioni delle capacità di sopravvivenza all'inverno, scarsa capacità di raccolto, basso sviluppo di popolazione e alta predisposizione alle malattie.

     
    Contaminazione

     La contaminazione batteriologica batteri, lieviti e funghi largamente presenti in natura come Erwinia, Pseudomonas, Flavobacterium e meno frequentemente Clostridium botulinim. Questi organismi si trovano sui favi e sulle pareti dell'arnia. Contaminazione chimica da medicamenti. Biologica per il contatto che le api hanno con gli inquinanti ambientali

     
    Controllo della sciamatura

     Tecnica di allevamento, durante le visite primaverili si controllano tutti i favi, se presenti celle reali si distruggono operazione da ripetere fino al primo raccolto ogni settimana dieci giorni. Oppure inserire un feromone sintetico

     
    Coprifavo

     Coperchio in legno che si mette sopra il nido o melario. Il coprifavo D-B,di dimensioni 500x435 mm si può formare con più tavolette o con compensato speciale all'incirca di 15 mm e incorniciarlo con quattro regoli laterali di altezza 35 mm. Al centro del coprifavo fare un foro del diametro di 40 mm per poter inserire il nutritore quando necessita, per la chiusura applicare un disco girevole

     
    Corpo d'ape

     Il corpo dell'ape operaia adulta è rivestito da uno strato protettivo, provvisto di setole e peli ed è formato di tre parti, la testa, il torace, l'addome

     
    Corpo d'arnia

     Fondo, nido , coprifavo tetto

     
    Costruire i favi

     Inserimento di telaini con fogli cerei e costruzione delle celle da parte delle api

     
    Covata

     Favo con covata, insieme di celle contenenti uova. larve e ninfe

     
    Covata calcificata

     Micosi causata dal fungo microscopico Ascosphera apis

     
    Covata maschile

     O gibbosa, covata di regina non feconda o diventata fucaiola . O covata deposta dalle api in mancanza di regina

     
    Covata pietrificata

     Micosi causata dal fungo Aspergillus flavus

     
    Covata raffreddata

     Covata non presidiata dalle api, càpita quando nel massimo della deposizione della regina c'è un ritorno di freddo

     
    Covata sparsa

     Carenza di deposizione della regina, in genere quando la regina è vecchia

     
    Cupolini

     Il diametro interno dei cupolini di cera, alla base deve essere di mm 8,3 mentre al bordo superiore il diametro dovrà essere di mm. 8,8 - 9 ; l'altezza di 11/12 mm
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    Danza circolare

    Le esploratrici indicano alle bottinatrici le fonti nettarifere con una danza descritta da von Frisch

     
    Davanzale

    Prolungamento in avanti del fondo di un'arnia

     
    Decantazione

    La decantazione consiste nel lasciare il miele a riposo in un adeguato contenitore, abitualmente e impropriamente detto "maturatore", in modo che le impurità, dotate di un diverso peso specifico, si separino dalla massa del miele. Si concentrano in superficie (cera, insetti e parti di insetti, materiali organici di varia natura, bolle d'aria) o sul fondo (particelle minerali e metalliche), da dove possono agevolmente essere eliminate
     
    Defecare

    Le api non defecano nell'arnia. Dopo periodi di clausura escono dall'arnia e defecano in volo

     
    Densità

    A seconda del contenuto di acqua e della temperatura la densità nel miele varia da 1,39 a 1,43 g/cm3

     
    Denuncia alveari

    Tutti gli anni bisogna denunciare il possesso di alveari al comune e ai servizi veterinari

     
    Deporre(della regina)

    La regina depone nei periodi di massimo sviluppo fino a 3000 uova al giorno

     
    Detriti di cera

    Nelle arnie a fondo fisso vengono eliminati dalle api. In arnie 'antivarroa' nel vassoio si notano sottili strisce che denotano il consumo di miele

     
    Diaframma

     Separatore verticale inserito nel nido per tenere la famiglia ristretta solo su pochi favi.

     
    Diastasi

    Enzima che idrolizza l'amido in glucosio

     
    Difesa

     La difesa della colonia consiste in una varietà di comportamenti comprendente attività di pulizia, evacuazione di piccoli organismi e detriti ( inclusi patogeni e api morte ) e azioni aggressive con utilizzo di pungiglione

     
    Disinfettare

    Le arnie, ove le colonie sono colpite dalla peste americana, si possono disinfettare con i raggi gamma o con soda a 130 gradi

     
    Disopercolare

     Consiste nell'eliminare lo strato di cera che chiude le cellette contenenti il miele. Viene effettuata con l'ausilio di coltelli, che possono essere anche riscaldati per facilitare l'operazione, o con disopercolatrici semi o completamente automatiche, dotate di lame o catenelle che tagliano o frantumano la cera

     
    Distanziatore metallico

    Reggette metalliche per distanziare i telaini nel nido e nei melari

     
    Divisione del lavoro

    Api di casa e bottinatrici. Api di casa; spazzine e addette alla covata. Api bottinatrici; raccoglitrici di nettare , polline, propoli e acqua

     
    Dosaggio(invasettamento)

     Il sistema di dosaggio può essere manuale (con i rubinetti a taglio dei quali sono dotati comunemente i maturatori e una bilancia per il controllo del peso) o più o meno automatizzato. Anche in questa fase bisogna porre attenzione affinché il miele non inglobi aria, che potrebbe essere aspirata dalla dosatrice

     
    Durata di vita

    Per un'ape operaia si stima in quaranta giorni, 20 giorni come interna all'alveare e 20 come bottinatrice, le api che svernano possono sopravvivere tre-quattro mesi. I fuchi alcuni mesi e a fino raccolto,in estate, vengono uccisi. Le regine possono arrivare fino a 5 anni di vita
     
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    Enzima

    Sostanza di natura proteica, capace di reazione chimica in organismi viventi
     

    Escrezione

    L'escrezione avviene tramite organi speciali noti con il nome di tubi di Malpighi
     

    Esagonale

    Le celle delle api operaie e dei fuchi sono a forma di esagono
     

    Escludi-regina

    Griglia di tre millimetri che non consente il passaggio della regina dal nido al melario,inserire l'escludi regina prima di ogni grande importazione
     

    Esploratrice

    Api che cercano nuova dimora nel momento della sciamatura
     

    Estrazione dei telaini

    Muovere le orecchiette dei telaini-favi con una leva ed estrarre il telaino verticalmente facendo attenzione a non toccare i favi contigui
     

    Estrattore radiale

    O centrifuga o smielatore. Macchina che funziona per forza centrifuga. Il miele fuoriesce dai favi
     

    Estrazione della cera

    L'estrazione della cera si pratica con sceratrice a vapore o solare
     

    Età della regina

    Parametro per l'efficienza della regina, dopo due anni di deposizione la regina è da sostituire. Si può marcare la regina con un colore per sapere l'anno
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    Fame

    Può avvenire in inverno quando le api sono in glomere e per il freddo non riescono a spostarsi per nutrirsi di miele deposto nei favi laterali, o in primavera,più frequente, in assenza di scorte

     

    Famiglia

    Ogni famiglia è composta di un'ape regina, di migliaia da 10.000 a 60.000 api operaie, da alcune decine di fuchi api maschio

     

    Famiglia fucaiola

    Una famiglia è fucaiola se la regina non è stata fecondata o in assenza di regina le api operaie depongono
     

    Favo

    Costruzione a due faccie formate da celle prismatiche, a sezione esagonale, contigue dello spessore di 25 mm
     

    Favo da fuchi

    Con sole celle da fuco più grandi di quelle da operaie
     

    Favo trappola

    Per la lotta alla varroa si inducono le api in primavera a costruire porzioni di favo con covata maschile che poi viene tolta, è il cosidetto metodo Campero
     

    Favo naturale

    Il favo naturale è sempre costruito in pura cera,secrezione ghiandolare delle api operaie, dello spessore di circa 25 mm e l'interspazio è di 35-38 mm
     

    Favo 'equatore'

     Favi equatore senza foglio cereo, privi dei fili tutori

     

    Fattori meteorologici

    L'accettazione di celle reali è in stretta relazione con la temperatura minima ( 8°C costituiscono la soglia minima ) e con l'umidità relativa ( sotto al 50% diminuisce sensibilmente la percentuale di accettazione).La pressione atmosferica ha anch'essa un suo ruolo . Sotto 960 mmhg si abbassa l'accettazione
     

    Fermentazione del miele

     Solo i prodotti con umidità inferiore al 17 % ne sono completamente al sicuro. Mieli a rischio: mieli primaverili e autunnali, di zone umide, o per quelli che visivamente si presentano sospettosamente fluidi

     

    Fermentazione(prevenzione

     Le tecniche più in uso per prevenire la fermentazione si basano, come abbiamo già detto, sull'inattivazione dei lieviti con il calore (pastorizzazione) o sulla concentrazione del prodotto per evaporazione al di sotto del limite di fermentescibilità. In alternativa può essere utilizzata una conservazione a temperature fredde (5 ° C); questa tecnica, dati i costi energetici richiesti, non è molto utilizzata, ma è la soluzione ottimale in alcune situazioni particolari (per esempio per mieli pregiati in attesa di un'ulteriore trasformazione o lavorazione).

     

    Feromone

    Sostanze odorose che funzionano da mediatori di informazioni ha contribuito notevolmente a spiegare la complessità dei fenomeni dell'alveare e del perché avvengono proprio in quel modo Un feromone è una sostanza odorosa che se prodotta da un soggetto , produce una reazione comportamentale in uno o più di uno dei suoi simili

     

    Fiamma

    La fiamma da bombola a gas si usa per sterilizzare le arnie
     

    Filth test

    Consiste nella valutazione visiva delle piccole impurità eventualmente presenti nel miele mediante dissoluzione, filtrazione e osservazione del filtro con una lente o allo stereomicroscopio.
     

    Filtrazione

    Le unità di filtrazione sono costituite da semplici "filtri a sacco" in rete di nylon o da dispositivi analoghi in rete metallica. La caratteristica comune consiste nel fatto di avere un'ampia superficie di filtrazione e di poter essere utilizzati in immersione, per evitare di inglobare aria e in modo che le impurità, rimanendo in sospensione all'interno del sacco, ne ostruiranno i pori in tempi molto più lunghi. I più comuni hanno pori del diametro di 0,1 - 0,2 mm

     

    Filtrazione 'spinta'

    Una filtrazione che elimini tutte le particelle solide microscopiche contenute nel miele è vietata nei Paesi europei, in quanto si ritiene che questo tolga al miele una parte delle sostanze che ne determinano il pregio e perché impedisce, di fatto, il controllo dell'origine geografica e botanica del miele, attuabile attraverso l'identificazione degli elementi microscopici in esso naturalmente contenuti. E' invece abitualmente utilizzata negli USA
     

    Foglio cereo

    Il foglio cereo è una lamina di cera d'api su cui vengono impressi, in tutte e due le facce, il fondo e gli inizi delle pareti delle celle di un favo.Il vantaggio dei telaini con fogli cerei è quello di minore secrezione di cera da parte delle api e quindi di miele
     

    Foglio cereo armato

    Per il fissaggio dei fogli cerei nei telaini si usa del filo stagnato o di acciaio inossidabile dello spessore di 0.40-0.45 mm
     

    Fondo ( dell'arnia)

    Il fondo D-B viene costruito con tavole dello spessore di 15 mm, lunghezza 580 mm, larghezza di 435 mm e tenuto insieme da due listelli di 30x50x580 mm.Fisso o mobile, si usa molto il fondo 'antivarroa' con rete metallica e vassoio sottostante
     

    Forchetta disopercolatrice

    Si usa per disopercolare i favi , facendo più movimenti gli opercoli vengono bucherellati
     

    Foro di nutrizione

    Si pratica nel coprifavo, circolare, per inserirvi i nutritori cilindrici

     

    Freschezza

    HMF < 10 - 25 mg/kg)
     

    Frodi

    Aggiunta di sostanze zuccherine o anche ottenuti dall'alimentazione forzata delle api, sciroppi zuccherini ottenuti per idrolisi (chimica ed enzimatica) e isomerizzazione enzimatica a partire da diversi amidi (di riso, di mais ecc.).
     

    Fuco

    I fuchi sono di dimensioni più cospicue dell'ape e sono più tozzi, le loro ali superano l'addome e hanno occhi composti più grandi e contigui. La ligula è molto corta, e quindi non possono raccogliere il nettare. Non hanno il pungiglione.
     

    Fusione

    Ridurre allo stato liquido mieli che siano cristallizzati. Rifonderli completamente (a 40 - 50° C) poco prima della vendita è tra le più adottate. La fusione può essere fatta prima o dopo l'invasettamento, ma la seconda soluzione è, agli effetti dei risultati, molto più efficace, in quanto è più facile controllare che la fusione sia stata completa e viene escluso il rischio di ri-innescare precocemente la cristallizzazione con le manipolazioni del prodotto successive alla fusione

     
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    Gabbia Bozzi

    Gabbia Bozzi, escludi regina doppio verticale per far deporre la regina, solo sul favo che vuole l'apicoltore.
     

    Galleria mellonella

    Si tratta di una farfalla, parassita delle api, di piccola taglia di colore grigio . Le misure sono generalmente tra 9 e 16 mm per la femmina
     

    Ghiandola ceripera

    L'attività delle ghiandole è massima tra il 12° e il 18° giorno dopo lo sfarfallamento,in seguito le ghiandole regrediscono,ma in caso di bisogno la capacità di secernere può essere ripristinata; ad esempio quando avviene la sciamatura naturale.
     

    Ghiandola labiale

    Le ghiandole labiali delle api operaie possiedono una serie di idrocarburi di alcani dispari ,con minor quantità di alcheni e alcani ramificati.
     

    Glomere

    Grappolo di api in forma quasi sferica
     

    Glomere invernale

    Quando la temperatura scende al di sotto dei 13 gradi, le api nell'arnia formano il glomere. L'effetto è di ridurre la quantità di calore disperso dalle api
     

    Grooming

    Comportamento di pulizia e raggruppamento (grooming ) -normalmente le api rimuovono tutto quanto di estraneo appare nell'alveare. Particelle sconosciute, larve malate o morte. Le api adulte puliscono loro stesse e il nido molto spesso
     

    Guanti

    I guanti sono una protezione per chi non è abituato alle punture delle api, ne esistono di vario tipo corti o lunghi fino al gomito. La caratteristica principale deve essere la sensibilità e praticità nell'estrarre i telaini durante le visite, vi è chi usa i guanti di gomma ma per lo più si usano guanti di pelle. La controindicazione all'uso dei guanti è dovuta alla propoli che durante le operazioni si appiccica e può essere veicolo di malattie.
     

    Guardiana

    Ape che sosta sul davanzale dell'arnia e controlla l'ingresso.
     
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    Idromele

    L'idromele è il vino di miele. Si produce lasciando fermentare il miele diluito in acqua
     

    Idrossimetilfurfurale(HMF)

    Non più di 40 mg/kg (per legge) Individuazione dell'aggiunta di zucchero invertito; riscaldamento eccessivo; conservazione prolungata a temperatura elevata
     

    Igroscopicità

    Il miele per l'elevato contenuto zuccherino tende ad assorbire l'umidità ambientale e cedere in ambiente secco acqua
     

    Impollinazione

    Trasferimento del polline dai fiori di una pianta a quelli di un'altra pianta della stessa specie
     

    Impurità

    La presenza di piccoli (o grandi) corpi estranei nel miele è una delle caratteristiche più evidenti. L'esame del miele nel vaso originario (per il miele confezionato) si rende indispensabile per valutare correttamente la presenza di impurità: queste si concentrano abitualmente in superficie (piccoli pezzi di cera, frammenti di insetti) e sono visibili all'apertura del vaso sotto al coperchio o sulla superficie del miele e sul fondo (particelle minerali o metalliche).

     

    Inarniare

    Inarniare uno sciame, preparazione dell'arnia a ricevere uno sciame, se lo sciame è nudo è preferibile un'arnia vecchia. E se lo sciame è piccolo tenerlo stretto con un diaframma.
     

    Indice di rifrazione

    Del miele varia con la temperatura e gli strumenti sono in genere tarati per essere usati a 20° C: se la lettura viene fatta a una temperatura diversa occorre effettuare una correzione che è di 0,1 % per ogni grado di differenza dalla temperatura di taratura. La correzione è da sottrarre se la temperatura è superiore a 20° C e, viceversa, da aggiungere in caso di temperatura inferiore
     

    Indice diastasico

    Individuazione delle sofisticazioni con qualsiasi sostanza che non apporti diastasi; riscaldamento eccessivo; conservazione prolungata a temperatura elevata; parametro in relazione con l'origine botanica
     

    Ingabbiare

    Ingabbiare la regina in piccole scatole di legno o plastica per la spedizione. O contenerla momentaneamente in telaio Bozzi, per il blocco della covata, o per la banca delle regine
     

    Inseminazione della regina

    Il seme del fuco è depositato nella vagina e gli spermatozoi migrano all'interno della spermateca
     

    Inseminazione strumentale,della regina

    Tramite una microsiringa si raccoglie per aspirazione il seme dei fuchi e viene introdotto nella vagina della regina
     

    Ipertermia

     L'ipertermia, utilizzata come misura terapeutica per lottare contro la varroasi L'ipertermia è applicata su favi di covata opercolata, scrollati dalle api . Tutti gli acari presenti nella covata risultano morire in seguito al trattamento. I danni alla covata sono inesistenti
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    La leva è necessaria per sollevare i coprifavi e ispezionare le famiglie. I coprifavi, parte mobile dell'arnia, sono fissati al corpo dell'arnia dalle api con la propoli e la cera. La leva deve avere un estremità piatta e affilata per incunearsi tra coprifavo e nido o melario, l'altra estremità è incurvata ad angolo retto per estrarre i telaini. Altra leva usata è quella cosidetta a raschietto, utile per staccare la propoli e la cera tra i telaini e raschiare la cera sotto il coprifavo.

     

    Lieviti

    Sono sempre presenti nel miele, in quanto derivano dal nettare e, soprattutto, dall'interno dell'alveare, ma provocano danni evidenti nel prodotto solo quando possono moltiplicarsi e produrre così una fermentazione evidente del glucosio del miele, con produzione di alcol, acidi e anidride carbonica che si sviluppa sotto forma di gas

     
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    00 24/02/2012 21:17
    Maschera da apicoltore

     La maschera da apicoltore è l'accessorio più essenziale, deve svolgere una funzione protettiva per il volto. Le api quando vengono disturbate reagiscono usando il pungiglione, il veleno è comunque sempre fastidioso anche per gli apicoltori

     

    Melario

     Melario: D-B quattro tavole dello spessore di 25 mm e a coppie dimensioni 168x435 e 168x450 mm; nelle pareti non laterali effettuare la scanalatura come per il nido. Si mette sul nido con telaini con fogli cerei o favi già costruiti per 'rubare' il miele alle api

     

    Melissopanilogia

     Studio del polline nel miele

     

    Messa a digiuno

     Metodo per salvare le api colpite da peste americana

     

    Microbi

    Più di 6.000 specie di microbi sono state isolate e identificate nell'alveare dall'autore. Alcuni microorganismi contribuiscono alla biochimica intestinale delle api, aiutano nelle conversioni chimiche e nella preservazione del polline stoccato come pane d'api e producono sostanze antimicotiche che inibiscono la crescita dell'agente causante la covata calcificata

     

    Miele

    Per miele si intende il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.
    Tale prodotto può essere fluido, denso o cristallizzato. (def. di legge)

     

    Miele(sapore)

    Il sapore dolce è sempre presente a un livello di saturazione; in queste condizioni è abbastanza difficile poter distinguere differenze nell'intensità del sapore, ma occasionalmente si segnalano mieli meno dolci della norma. La forte base zuccherina inoltre maschera la percezione degli altri sapori fondamentali. Il sapore acido è l'altra componente gustativa sempre presente, seppure mascherata dalla quantità di zuccheri presenti, variabile da un miele all'altro in funzione dell'origine botanica. Il sapore salato interviene in maniera estremamente occasionale, a livelli appena percepibili o, più raramente, netti, anche se deboli. Il sapore amaro, percepibile chiaramente solo al momento della deglutizione, è presente in mieli molto invecchiati o di particolari origini botaniche come elemento caratteristico, a volte a livelli molto forti

     

    Miele(odore)

    La descrizione più semplice dell'odore di un miele consiste nel dire che corrisponde a quello noto come caratteristico per quel tipo. E' anche la più precisa, benché non sia in grado i comunicare niente di conosciuto a chi non abbia già in mente il riferimento specifico

     

    Miele(colore)

    Il colore è una proprietà visiva estremamente importante soprattutto in relazione all'origine botanica e, in misura minore, al grado di invecchiamento del prodotto. Nel miele liquido varia dal quasi incolore al nero e corrisponde, in genere, al colore che si può ottenere diluendo una soluzione di caramello: nella maggior parte dei mieli ha quindi una tonalità giallo ambra più o meno intensa

     

    Mieli uniflorali

    Determinazione dell'unifloralità, passa attraverso la definizione, prima, e il controllo, poi, delle caratteristiche organolettiche, fisico-chimiche e microscopiche dei mieli a prevalenza botanica

     

    Mieli uniflorali(tecnica)

    Le tecniche di produzione dei mieli uniflorali si basano sulla possibilità di mantenere separato dai raccolti che lo precedono e che lo seguono un nettare che sia prodotto in quantità economicamente interessante

     

    Miele in favo

     Miele immagazzinato dalle api negli alveoli di favi da esse appena costruiti non contenenti covata e venduto in favi anche interi con celle opercolate

     

    Miele (componenti minori)

    Derivanti direttamente dai fiori e dalle api, che gli conferiscono caratteristiche (aroma, gusto e, probabilmente, proprietà biologiche) diverse, e che sono purtroppo, termolabili e instabili nel tempo

     

    Miele con odore di 'favo'

    Utilizzo di favi vecchi e scuri e che abbiano contenuto covata. Miele con colore più scuro, odore "di favo", acidità più elevata, invecchiamento più rapido

     

    Miele con odore di fumo

     Utilizzo di fumo, con affumicatore, inadeguato per quantità o tipo di materiale combusto

     

    Miele cremoso

    Consistenza cremosa, più o meno scorrevole a seconda del contenuto d'acqua

     

    Miele cremoso(tecnica)

    Una delle tecniche adottate per ottenere un prodotto cremoso consiste nell'operare in due fasi distinte. Nella prima fase si produce una cristallizzazione il miele inseminato viene quindi lasciato cristallizzare in recipienti di grande capacità (25 - 300 kg) alla temperatura di 14 ° C. Al momento dell'invasettamento i fusti vengono portati in camera calda a temperatura di 28 - 30° C fino a parziale ammollamento del miele (senza fusione), che viene quindi passato in un omogeneizzatore, che separa i cristalli e quindi invasettato

     

    Miele cristallizzato

     Miele nello stato solido. Per i mieli cristallizzati si possono esprimere valutazioni sulla consistenza della massa, da cremoso a compatto o duro, e sulle caratteristiche dei cristalli. In questi si possono differenziare le dimensioni (da finissimi a grossi), la forma (taglienti, sabbiosi, rotondeggianti), la tendenza o meno a sciogliersi facilmente. In mieli con cristalli particolarmente fini la velocità di fusione è tale da dare una sensazione rinfrescante (per il calore di fusione assorbito dai cristalli con il processo), analogamente alle caramelle fondenti. In altri casi, cristalli poco solubili che vengano deglutiti possono essere irritanti per la gola e provocare tosse. Infine, in alcuni mieli si possono trovare cristalli con consistenza collosa.

     

    Miele cristallizzato (tenica)

     La tecnica più semplice consiste nel miscelare il miele liquido (ancora naturalmente liquido o liquefatto) con miele completamente cristallizzato, a cristallo fine, nella proporzione di 9 a 1. La miscela deve essere fatta a una temperatura che permetta una agevole miscelazione, senza incorporazione di bolle d'aria e che, nello stesso tempo, non sia troppo elevata in modo da non sciogliere i cristalli immessi

     

    Miele (difetti)

     Visivi- presenza di corpi estranei ,bolle d'aria in superficie o di uno strato di schiuma sono invece difetti estetici .Mieli che si presentano in maniera disomogenea cristallizzazioni permanentemente incomplete; separazione di fasi; marezzature biancastre in superficie; avanzato processo fermentativo; eccessiva fluidità, indice di umidità elevata e una colorazione del miele che non rientri nei parametri noti per la denominazione o talmente anomala (rossa, verde) da suggerire una possibile presenza di sostanze estranee

     

    Miele di melata

     Miele ottenuto principalmente dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse

     

    Miele fermentato

    Il miele fermentato non può essere commercializzato per l'uso diretto (come miele da tavola), non tanto perché sussistano dei problemi di tipo sanitario, quanto perché si tratta di un prodotto degradato, instabile e quindi di qualità inferiore. Ne è permesso invece l'utilizzazione industriale ("miele per industria" o "miele per pasticceria")

     

    Miele invecchiato

     La normativa europea pone dei limiti al grado di invecchiamento dei mieli per uso alimentare diretto, utilizzando come parametri di misura il contenuto di un enzima (diastasi o amilasi) che si perde con il tempo, e il contenuto di idrossimetilfurfurale (HMF), prodotto di degradazione del fruttosio che invece aumenta.

     

    Miele liquido

     Alcuni mieli si mantengono naturalmente liquidi per molto tempo, per esempio se il loro contenuto di glucosio è naturalmente basso (miele di robinia, di castagno, melata di abete) o se il contenuto d'acqua è elevato o se vengono conservati costantemente a temperature superiori ai 25° C. Queste ultime due condizioni sono però in contrasto con una buona conservazione del prodotto e non sono quindi utilizzabili per prolungare il tempo di vita allo stato liquido.

     

    Miele OGM

     Il centro di ricerche sulla coltivazione e riproduzione delle piante di Wageningen ( Olanda ) sta cercando la maniera di produrre vaccini da utilizzare per via orale anziché per mezzo della tradizionale iniezione. Un idea è quella di far produrre alle api miele dal nettare di piante geneticamente modificate . Al miele potrebbero essere trasferiti farmaci e vaccini

     

    Miele maturo

     In genere il miele è maturo quando si trova in favi completamente o quasi completamente opercolati

     

    Miele riscaldato(tecnica)

    Riscaldamento del prodotto, finalizzato alla diminuzione della viscosità, allo scioglimento dei cristalli, alla concentrazione del prodotto, alla sua stabilizzazione microbiologica o fisica. In ogni caso il calore, comunque applicato, ha un effetto negativo sul miele, in termini di perdita di sostanze termolabili, proporzionale alla temperatura raggiunta dal prodotto e al tempo

     

    Miele(sostanze estranee)

    Tarmicidi utilizzati per conservare i favi da melario fuori dall'alveare (p-diclorobenzolo), impregnanti per la protezione del legno degli alveari (carbonile), oli essenziali utilizzati per la lotta alle parassitosi delle api (timolo), repellenti utilizzati per allontanare le api dal melario al momento del raccolto (acido fenico, benzaldeide, essenza di mirbana). Un posto a parte, per la frequenza con il quale si riscontra in certi mieli delicati, spetta all'odore e al sapore di fumo sprigionati dall'affumicatore durante le visite

     

    Miele torbido

     Può verificarsi nei mieli liquidi appena estratti è la presenza di numerose bolle d'aria: questo tipo di torbidità si riconosce in quanto si crea un gradiente di torbidità verso l'alto, dovuto alla migrazione delle bolle d'aria verso la superficie.
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    Nettare

     Naturalmente prodotto dai fiori , composto di acqua e sostanze zuccherine, della raccolta se ne occupano solo le api bottinatrici

     

    Neurologia delle api

     Gli odori vengono classificati attraverso l'attività dei glomeruli cerebrali in un codice spaziale .
    Le api possiedono 160 glomeruli olfattivi che possono variare tra individui per forma e dimensione

     

    Nomadismo

    Pratica dello spostare gli alveari per sfruttare fioriture lontane , da fare con alveari forti

     

    Nosemiasi

    Malattia causata dal protozoo Nosema Apis

     

    Nutrire

     Pratica di emergenza per le poche scorte della famiglia

     

    Nutrizione

     Con favi di miele è la migliore nutrizione purché il miele sia sano e non fermentato

     

    Nutrizione per necessità

     Se la famiglia sta morendo di fame si può recuperarla versando sulle api dello sciroppo

     

    Nutrizione stimolante

     Si effettua prima del primo raccolto, per preparare la famiglia a raggiungere un giusto equilibrio di bottinatrici e api di casa
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    Occhio

     L'occhio dell'ape, e quindi l'occhio di tutti gli insetti, non ha pupilla, né iride, né lente cristallina. La retina è paragonabile a quella dell'uomo però l'immagine si forma su di essa in maniera diversa. L'ape ha cinque occhi tre semplici e due composti

     

    Occhi composti

     Sono costituiti da migliaia di piccoli elementi che permettono la formazione dell'immagine dell'ambiente circostante

     

    Occhi semplici

     Tre occhi semplici o ocelli, disposti sulla fronte, la loro funzione sembra sia di vedere gli oggetti molto vicini, funzionano più come celle foto-elettriche che come occhi.

     

    Odore

     Ogni colonia è pregna degli odori dei feromoni delle api, di differenti nettari e resine raccolte dagli alberi, prodotti dell'alveare, sostanze della regina e molto altro.

     

    Opercolazione

     Le api preparano l'opercolazione delle cellette depositando cera ai bordi delle stesse. Successivamente la cera viene modificata e modellata in forma di opercolo. I bordi risultano allungati e l'apertura delle celle leggermente diminuita. Al diametro di 4,5 mm l'attività di opercolazione risulta al suo culmine. Con regolarità, nelle due ore successive l'opercolazione è completata

     

    Opercoli

     Strati sottili di cera che servono a chiudere le celle a covata e a miele

     

    Orfanità

     Assenza di regina, dovuta a sciamature successive alla primaria, o a uccisione involontaria della stessa da parti delle api o dell'apicoltore nell'estrarre i favi dal nido

     

    Origine botanica

     Miele che "...proviene soprattutto da tale origine e ne possiede le caratteristiche organolettiche, fisico-chimiche e microscopiche..." (per legge)

     

    Origine geografica

     Ogni zona presenta una vegetazione caratteristica, che si riflette sullo spettro pollinico del miele

     
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    Pacco d'api

     Un pacco d'api deve constare di almeno quindicimila individui . Peso circa un chilogrammo e mezzo con ape regina ingabbiata e un barattolo per il candito. Facili da trasportare e da travasare.

     

    Palinologia

     Studio del polline e delle spore

     

    Pappa reale

    È rappresentata da una secrezione delle ghiandole sopracerebrali delle api nutrici, sostanza di natura proteica

     

    Parametri di qualità

     Pulizia, umidità e HMF

     

    Passaggio

     Passaggio di circa 10 mm tra un favo e l'altro

     

    Pastorizzazione

      L'inattivazione dei lieviti viene fatta con il calore (pastorizzazione): per distruggere i lieviti osmofili è necessario un riscaldamento a 60 - 65° mantenuto per qualche minuto

     

    Percezione del colore

     L'ape vede solo quattro colori:Giallo (arancio, verde giallastro)Verde bluastroBlu Ultravioletto

     

    Percettibilità

     Sensoriale degli acidi organici residuanti nel miele

     

    Pigliasciame

    Un sacco di iuta appeso all'estremità di una lunga pertica, posato sotto lo sciame si fa cadere dentro il sacco e poi si travasa in un'arnia

     

    Piglia larve

    Piglia-larve (PicKing) cinese (reperibile presso i rivenditori di materiale apistico). E' un piccolo arnese con la punta molto flessibile che facilita il lavoro di trasferimento della larva

     

    Polarimetro

     È possibile misurare il potere rotatorio specifico: questa è una proprietà delle soluzioni zuccherine (e di altre sostanze otticamente attive) che consiste nel ruotare il piano di polarizzazione di un raggio di luce polarizzata che attraversi la soluzione stessa; nel miele in soluzione il grado di rotazione dipende dalla composizione zuccherina e la sua misura rappresenta un sistema economico e rapido per isolare i mieli di melata da quelli di nettare che abbiano colore e ceneri simili (castagno).

     

    Polifenismo

    L'abilità dei giovani di una specie di differenziarsi in diverse caste le larve destinate a diventare regine sembrano attivare un insieme distinto di geni legati alla casta, inclusi quelli responsabili del metabolismo e della respirazione. Nel caso delle api operaie, viceversa, continuano a esprimersi i geni tipici della fase giovanile di larva.

     

    Politismo temporale

     Divisione del lavoro sulla base dell'età, risulta nelle api generalmente flessibile ed è stata spesso definita anche come un processo innato

     

    Poliandria

     Regina fecondata da un consistente numero di fuchi, da dieci a quindici

     

    Polline

     Per le api il polline è la principale fonte di proteine e una importante fonte di grassi. Il valore nutrizionale del polline dipende dalla sua digeribilità e dalla composizione in aminoacidi, molti dei quali sono essenziali.

     

    Potere energetico(miele)

     Il miele fornisce 320 calorie/100 grammi, elevato potere energetico e facile digeribilità per la presenza di zuccheri semplici

     

    Ponticello

    di cera,tra i favi se le distanze sono maggiori dello spazio d'api
     

    Portatrice d'acqua

    Ape addetta alla raccolta d'acqua
     

    Portichetto

    Nelle arnie da nomadismo si usa per arieggiare le api nei trasporti chiudendolo con una maschera
     

    Porticina

    Assicella mobile con fenditure verticali per il passaggio delle api nell'arnia
     

    Propoli

    Resina che le api ricavano dalle gemme degli alberi
     

    Propolizzare

    Con la propoli le api chiudono le fessure dell'arnia e ricoprono corpi estranei interni all'arnia
     

    Protorace

     Il prototorace reca ai lati l'attacco del primo paio di zampe

     

    Prova dei quattro sapori

     Viene utilizzata generalmente in analisi sensoriale per la selezione dei degustatori sulla base della loro sensibilità gustativa. La prova consiste nel presentare alcune soluzioni contenenti piccole quantità di sostanze dotate di sapore dolce (saccarosio), salato (cloruro di sodio), acido (acido tartarico o citrico) e amaro (chinino cloridrato o caffeina).

     

    Provviste

    Le api raccolgono nettare,melata,polline,propoli e acqua

     

    Pulizia

    Le api nettano il fondono dell'arnia e allontanano dalla stessa qualsiasi corpo estraneo
     

    Pulviscolo

     Le api ripuliscono le antenne dal pulviscolo atmosferico, affinché la percezione sensitiva sia ottimale

     
    Pungere

    Le api,operaie, pungono se disturbate, è bene non irritarle trattandole nei lavori in apiario con fumo denso e freddo

     

    Pungiglione

    Il pungiglione è uno stiletto dentellato con i denti rivolti all'indietro, è collegato all' apparato velenifero il veleno è un liquido che ha proprietà antisettiche

     

    Puntura

    Una volta punti, estrarre il pungiglione. Se si gonfia la parte lesa passarvi dell'ammoniaca, se invece i sintomi sono più gravi recarsi al pronto soccorso

     
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    Tarma della cera

     La tarma della cera non digerisce la cera ,ma vive delle impurità presenti nei favi e per questa ragione preferisce infestare favi che hanno contenuto covata.

     
    Telaino da nido

     Telaini da nido D-B (10): listelli lunghi per la parte superiore 470x28.5x20 mm e ridurre alle estremità per 26.5 mm lo spessore a 10 mm e fare una scanalatura centrale di 3x3 mm (per inserire il foglio di cera) e praticare dei fori (sei) per l'inserimento del filo zincato. I listelli laterali con misure 290x28.5x9 mm e la traversa inferiore 417x22x10 mm e forarla in sei punti.
     
    Telaino da melario

     Telaini da melario D-B-(9): costruirli come i telaini da nido escluso i listelli laterali di lunghezza 150 mm. Inchiodare reggelle distanziatrici per 10 telaini nel nido e per 9 telaini al melario.

     
    Telaio 'equatore'

     Telai da nido classici, con le sole parti lignee, senza foglio cereo con barrette di legno: ad altezza larghezza 2 cm x 2 cm che fungono da divisorio equatore

     
    Telaio portastecche

     Telaino porta-stecche con cupolini per allevamento regine , produzione pappa reale

     
    Temperatura

     Le api escono dall''alveare solo se la temperatura esterna è superiore agli otto gradi centigradi. Mantengono la temperatura interna all'alveare sui 35 gradi

     
    Tenore d'acqua

     Percentuale d'acqua presente nel miele, si misura con il rifrattometro

     
    Termoregolazione

     L'ape è un insetto a sangue freddo a temperatura variabile.La temperatura dell'insetto, che normalmente sarebbe di 20°C , viene modificata, anche se il suo corpo raramente può superare i 38°C e muoversi rapidamente sopra i 50°C ambiente

     
    Testa

     La testa dell'ape operaia è grossolanamente triangolare, agli angoli superiori si trovano gli occhi composti, due, di grosse dimensioni

     
    Tetto

     La tettoia, a scatola con fascia di legno 555x475x95 mm e masonite superiore, ricoperta di lamiera zincata delle misure 560x480x100 mm. Si mette sull'arnia per proteggerla dalla pioggia e neve

     
    Torace

     Il torace è ricoperto di peli che ne mascherano la segmentazione. È formato da tre segmenti, prototorace, mesotorace, metatorace, nei segmenti si evidenziano una lamina dorsale, una ventrale e due laterali

     
    Traslarvo,doppio

     Consiste nell'effettuare un secondo traslarvo (o innesto) 24/36 ore circa dopo aver effettuato il primo, eliminando le larvicine del precedente innesto.

     
    Trasponder

     Ricetrasmettitori automatici di segnali sistemati sul dorso delle api, hanno trovato una conferma al fatto che le api si orientano utilizzando il sole come bussola, e punti di riferimento sul terreno

     
    Travasare

     Inarniare uno sciame naturale o trasferire da bugni villici le api in un'arnia razionale

     
    Tubo di api

     Per impollinazione Nel tubo di api non sono usati telai e le api sono libere di costruire favi naturali. Questo minimizza la possibilità di diffusione di malattie e i costi del "tubo di api".Questo tipo di tecnica è utilizzato per qualsiasi tipo di coltura dalle serre ai kiwi alle ciliegie, ai meloni etc
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    00 24/02/2012 21:21
    Umidità atmosferica

     L'umidità atmosferica favorisce lo sviluppo di micosi nelle famiglie. Le arnie devono essere sollevate dal terreno per evitare l'umidità a contatto con il terreno

     
    Uncini

     Servono alle api per aggrapparsi le une alle altre

     
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    00 24/02/2012 21:22
    Vagina

     Orifizio di introduzione dell'organo maschile, per la fecondazione, e uscita delle uova

     
    Varroa

     La varroa si nutre dell'emolinfa delle larve .

     
    Vasetto per il miele

     Si deve verificare che i vasi utilizzati siano sufficientemente puliti e privi di polvere, provvedendo di conseguenza in caso contrario. Anche per le capsule occorre prestare la medesima attenzione. Inoltre bisogna ricordare che la sottile guarnizione delle capsule assorbe molto facilmente gli odori: non di rado capita di aprire un vaso di miele e sentire odore di detersivo, cosmetici, medicinali, oli essenziali o alimenti diversi, imputabili a uno stoccaggio delle capsule nuove vicino a questi materiali o al riciclaggio delle capsule stesse.

     
    Virosi

     La sintomatologia più ampiamente descritta consiste in un comportamento anormale delle api adulte.
    Il quadro clinico inizia con una proporzione variabile di individui che presentano un aspetto strano, frequentemente con perdita di pelosità che dà al torace e all'addome dell'insetto un aspetto insolitamente brillante. Si presentano in aggiunta incapacità di volare e tremori

     
    Viscosità

     L'esame della consistenza di un miele liquido o cremoso rientra anch'esso in entrambi i campi di valutazione, visiva e tattile. Rovesciando un vaso di miele liquido (col tappo!) o ruotando il bicchiere si ha un'idea del grado di fluidità, connessa con il contenuto d'acqua e con la temperatura. Prelevandolo con il cucchiaino e schiacciandolo tra lingua e palato si confermano e si completano le impressioni su questa caratteristica

     
    Volo di orientamento

    Le api prima di allontanarsi dall'arnia fanno dei voli a zig-zag per orientarsi, questo avviene nelle prime uscite primaverili dopo il 'letargo' invernale o dopo un forte temporale.

     
    Volo di purificazione

     Avvengono in primavera, le api non defecano nell'arnia,dopo un inverno lungo

     
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    00 24/02/2012 21:22
    Zampe

    Sono sei in tre paia e ciascuna è composta di nove articolazioni

     
    Zanzariera

     Rete zanzariera per propoli che andrà stesa sopra il nido , a mo' di tovaglia per ventilazione e, nello stesso tempo, per utile raccolta di propoli

     
    Zigrinatore

     Zigrinatore, uno strumento a forcella che presenta all'estremità due cilindri dentati, serve per ondulare il filo che arma i telaini, in modo che la superficie di contatto tra filo e foglio sia maggiore

     
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