00 05/02/2012 21:05

Cresce nodo sicurezza. Per altre località si prevede un rilancio estivo
E' soprattutto a Sharm El Sheikh, "la perla del Sinai", oltre che nella capitale, Il Cairo - dove si nota scarsa affluenza specie alle Piramidi e al Museo Egizio - che le instabili condizioni di sicurezza stanno avendo ricadute pesanti sul turismo in Egitto, in particolare per quello italiano. Lo rilevano operatori di vari settori, da quello alberghiero, a quelli dei trasporti, alle scuole di sub, che unanimemente dichiarano come il calo subito negli ultimi mesi - senza valutare quello che è accaduto nel 2011, 'anno della rivoluzione' - abbia raggiunto livelli del 60-70%.

Gli incidenti di mercoledì sera nello stadio di calcio di Port Said, che stanno alimentando nuove massicce manifestazioni al Cairo, ma anche una sparatoria durante una rapina a mano armata la settimana scorsa nell' 'Old Market' di Sharm costato la vita ad un turista francese, e il ferimento di uno tedesco, o il rapimento di alcuni lavoratori cinesi nel Nord del Sinai, area solitamente di scarso interesse turistico: sono questi gli episodi che, veicolati da stampa e notiziari tv, stanno determinando in queste ore nuovi cali di prenotazioni, anche se la tendenza appare diversa nelle previsioni per i prossimi mesi, già a partire da marzo e ancor di più per l'estate. "L'Egitto rimane sempre una delle mete più richieste - dice all'ANSA un esponente di un importante gruppo turistico, Antonio Mariani - e stiamo già vedendo un rialzo nelle prenotazioni per l'estate.

Naturalmente sarebbe tanto di guadagnato se dalle autorità egiziane venisse qualche segnale più tranquillizzante, e qualche campagna rassicurante". Una chiara controtendenza al ribasso degli arrivi di turisti italiani si nota a Marsa Alam, resort sul Mar Rosso, 900 chilometri a sud della capitale, dove "anche durante i periodi caldi della rivoluzione nessuno si accorgeva delle tensioni nel paese".

Qualcuno sta già ricevendo richieste di prenotazioni per marzo. "Certo rispetto al boom del 2010, le cifre delle presenze attuali sono molto più basse - dice Pierpaolo Campanini - ed alcune nostre attività sono state sospese temporaneamente. Ma nelle fiere del turismo all'estero si respira ancora una forte fiducia nelle possibilità dell' Egitto".

Il monitoraggio svolto sul territorio sia nella capitale che dai rappresentanti consolari, in particolare a Sharm, Hurgada, Luxor, consente poi all'ambasciata d'Italia del Cairo - come si legge negli avvisi di sicurezza del suo sito web - di impiegare toni non allarmanti nell'invito agli italiani di passaggio ad essere cauti negli spostamenti, evitando luoghi particolarmente affollati e dove si concentrano manifestazioni di protesta, come piazza Tahrir, l'epicentro della 'rivoluzione' del 25 gennaio 2011, e dintorni.
Sono bellissimo...
Administrafan