00 28/01/2012 17:03

È come avere due peccati originali»
Il cardinale sottolinea la sua indipendenza dal movimento
e da Formigoni: «Ci siamo visti una volta all’anno»


Il card. Angelo Scola, Roberto Formigoni e Giuliano Pisapia all'inaugurazione dell'anno giudiziario
MILANO - Essere un vescovo che ha militato in Comunione e liberazione è come «avere due peccati originali». Lo ha detto il cardinale Angelo Scola durante il tradizionale «Dialogo sul giornalismo e la comunicazione», l'incontro con la stampa in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. L'appuntamento quest'anno è stato all’Istituto dei ciechi; nella stessa mattinata l'arcivescovo ha partecipato all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Rispondendo alle domande riguardo ai «nemici» della professione giornalistica, Scola ha fatto riferimento alla «falsa oggettività» e al problema di «scambiare la verosimiglianza con la verità».
«FORMIGONI? VISTO UNA VOLTA L'ANNO» - E ha fatto una serie di esempi: «Siccome il vescovo ha militato in Comunione e liberazione, non sarà possibile che in quello che fanno non sia coinvolto? Siccome con Formigoni si conoscono, vengono tutti e due da Lecco eccetera eccetera, è possibile che il vescovo non c'entri con quello che Formigoni fa? È possibile perché con Formigoni negli ultimi vent’anni ci siamo visti una volta all’anno se va bene» ma «posso dire che non ho più partecipato a incontri di Cl da vent’anni, ma per molti di voi questo non serve a niente. Per un vescovo che si deve occupare dei suoi fedeli è come avere due peccati originali di cui liberarsi tutte le volte». Poi, scherzando, ha riconosciuto di «tirarsi la zappa sui piedi» ma ribadendo di avere ricevuto a Milano «una accoglienza bellissima, lo dico perché siamo ancora alla luna di miele».


Sono bellissimo...
Administrafan