Viaggio più lungo del previsto per Voyager 1

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Giordy71@
00mercoledì 5 settembre 2012 22:43
I confini del Sistema Solare sono ancora lontani
A 35 anni dal lancio della Voyager 1, nuove osservazioni mostrano che la storica sonda della Nasa potrebbe non essere così vicina ai confini del nostro Sistema Solare, ossia nella zona chiamata eliopausa, come si credeva finora. La ricerca coordinata da Robert Decker della Johns Hopkins University di Laurel, nel Maryland, e pubblicata su Nature, fa intendere che la nostra comprensione dei confini del sistema solare dovrà probabilmente essere rivista. ''Secondo i nostri valori la sonda Voyager 1 non si trova vicino dell'eliopausa, almeno nella forma in cui è stato concepita fino ad ora” spiega Decker. “In realtà - aggiunge - è stata nella regione di transizione del flusso radiale per oltre due anni, durante i quali ha viaggiato verso l'esterno e non sappiamo quanto si estenda questa regione”. Al limite esterno del nostro Sistema Solare si trova l’eliopausa, la regione in cui si smorza il vento solare e comincia il medio interstellare, ovvero il materiale rarefatto composto da gas e polveri sparsi tra le stelle all’interno di una galassia. Questa zona si espande e si contrae in risposta all'attività solare. Prima dell’eliopausa esiste uno strato noto come elioguaina, dove il vento solare rallenta mentre si cominciano ad avvertire gli effetti del mezzo interstellare. Considerati i dati rilevati nel 2010, i ricercatori ritenevano che la Voyager 1, a 113,5 unità astronomiche di distanza dal Sole (1 unità corrisponde a circa 150 milioni di chilometri) avrebbe dovuto ormai iniziare a subire il vento solare, deviandola dal suo percorso radiale dal Sole nel flusso meridionale che costituisce l’eliopausa. I ricercatori hanno chiesto al gruppo del progetto Voyager di ruotare la navicella periodicamente di 70 gradi, per verificare la presenza del flusso plasmatico. Contrariamente alle aspettative, le loro osservazioni fanno intendere che Voyager 1 non è, come previsto, in procinto di attraversare l’eliopausa per lasciare il Sistema Solare. “Tutte le teorie che prevedono una significativa velocità di flusso meridionale al di là dei limiti statistici del Voyager 1 – conclude Decker – devono essere rivalutate e forse è necessaria una nuova formulazione teorica dell'interazione del vento solare con il mezzo interstellare”.
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