Sassi No-Tav contro agenti, lanciati lacrimogeni Cancellieri, dialogo ma fermezza. Bossi, opera va fatta.

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Giordy71@
00mercoledì 29 febbraio 2012 09:15
Aggredita una troupe televisiva
Un carabiniere e un funzionario di polizia sono rimasti feriti negli incidenti scoppiati in serata sull'autostrada A32, all'altezza di Chianocco. Lo si apprende da fonti della questura e dei carabinieri di Torino. Il carabiniere è stato soccorso e trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.

Oggetti contro gli agenti e lancio di lacrimogeni e getto di idranti sui no-Tav. Le forze dell'ordine hanno allontanato i manifestanti, alcune centinaia, dallo svincolo dell'autostrada Torino-Bardonecchia a Chianocco. Fuggi fuggi mentre un'ampia nuvola di fumo acre si diffondeva nella zona. I manifestanti - ha riferito la questura di Torino - hanno tentato per due volte di sfondare il cordone di forze dell'ordine, schierate a protezione dell'autostrada liberata dalle barricate in serata. Il secondo tentativo - ha riferito sempre la questura - è stato accompagnato da un fittissimo lancio di pietre e oggetti contundenti al quale, per evitare la rioccupazione dell'autostrada, le forze dell'ordine hanno risposto con una carica di alleggerimento impiegando anche idranti e lacrimogeni. I manifestanti sono al momento dispersi.

A Chianocco - si apprende dalla questura di Torino - sono in corso ripetuti tentativi di sfondamento, da parte dei manifestanti No Tav, dei nuovi sbarramenti costituiti dalle forze dell'ordine alla base dello svincolo dell'autostrada di Chianocco, liberato in serata da polizia e carabinieri. I tentativi di sfondamento - riferisce la questura - sono stati respinti. Ci sono stati anche lanci di pietre da parte di antagonisti, che sono stati dispersi dalle forze dell'ordine e si sono ricompattati in piccoli gruppi. Negli scontri, oltre a un carabiniere e un funzionario di polizia - ha reso noto la Questura - è rimasto ferito anche un ispettore di Polizia.

BOSSI: TAV VA FATTA - "E' la vecchia storia dai tempi di Cavour: il collegamento con le fabbriche francesi. Se Torino vuole sopravvivere deve avere i collegamenti con le industrie francesi e lombarde". Così Umberto Bossi ai microfoni di Vista Tv risponde a chi gli chiede se la Tav tra Torino e Lione vada fatta.

AGGREDITA TROUPE TV - I due componenti della troupe televisiva di H24 che segue le proteste dei No Tav in Val di Susa per Corriere Tv è stata aggredita stamani a Chianocco. Uno degli operatori - riferisce Corriere.it - è stato colpito al viso ed è rimasto ferito al naso. Sono state rubate le attrezzature e tagliate le gomme dell'automobile.

Si tratta della troupe televisiva di H24 che ieri ha registrato il filmato nel quale un manifestante No Tav offende un Carabiniere. Lo si apprende dal direttore della stessa H24, Mauro Parissone. I due operatori - ha riferito Parissone - stanno ora incontrando il leader storico dei No Tav, Alberto Perino, per ricostruire l'accaduto e tentare di risalire ai responsabili dell'aggressione. Alla troupe - ha confermato Parissone - sono state sottratte telecamere e attrezzature, oltre alle chiavi del fuoristrada al quale sono state tagliate le gomme. Sempre in mattinata, nella zona di Chianocco vi sono stati altri episodi di minacce e intimidazioni verso giornalisti, fotografi e operatori televisivi, alcuni dei quali sono stati invitati ad allontanarsi dalla zona nella quale si svolgono i presidi No Tav.

Telefonata del presidente della Camera, Gianfranco Fini, al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Secondo quanto si apprende, Fini ha espresso a Gallitelli il proprio compiacimento per l'inappuntabile comportamento del carabiniere che ieri è stato ripetutamente provocato senza esito da un manifestante 'No Tav'; un comportamento che conferma l'alto livello del personale delle forze dell'ordine. Il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, ha commentato l'aggressione: "Penso che con il dialogo si possano risolvere molti problemi" ma "su certe cose sono per una fermezza assolutà.

"Per la loro incolumità, vista la situazione anche emotiva" i tre componenti della troupe H24 "sono stati invitati ad allontanarsi" e"con un altro mezzo a loro disposizione sono rientrati nell'albergo in cui alloggiano": lo afferma il Comitato di lotta popolare No Tav di Bussoleno ricostruendo l'episodio dell'aggressione alla troupe. Il Comitato No Tav di Bussoleno, sul sito Notav.info, riferisce che il mezzo della troupe "ora é ancora presso il prato in cui è stato trovato, integro e con l'attrezzatura a bordo" e che "una delegazione del Movimento sta chiarendo la situazione presso l'albergo con i tre cronisti". "Oggi - è la ricostruzione del Comitato - intorno alle 13.00, dal presidio alcuni No tav hanno udito in lontananza, nei prati adiacenti, a non più di 150 metri dai blocchi, due squilli di sirena. Subito è scattato l'allarme generale, proprio nell'ora esatta in cui" ieri "il presidio-blocco era stato attaccato". "Giunti sul posto - continua il Comitato - i No tav accorsi hanno trovato tre individui in un a dir poco ambiguo mezzo fornito di antenne direzionali, lampeggiante blu con tanto di sirena acustica, microfoni per le intercettazioni ambientali, caschi e maschere antigas. Alla domanda di chi fossero hanno detto di essere giornalisti dell'agenzia H24 e di non essere poliziotti e che l'ambigua attrezzatura era necessaria per la loro mobilità all'interno di scenari difficili". Il Comitato ha rivolto "a tutti" un "doppio invito: da un lato la chiarezza nel presentarsi a lavorare presso le situazioni di mobilitazione del movimento No tav. Presentarsi - spiega il Comitato - parlare con le persone, cercare di vivere una situazione difficile come quella della val di Susa è importante anche per migliorare la qualità dei servizi e delle notizie riportate. Dall'altro - continua - chiediamo di interrompere questa catena infame di false notizie che continuano a circolare sulla vicenda No tav". "In val di Susa - conclude il Comitato - ci spiace, non troverete né mostri, né tragedie, soltanto, e non è poco una comunità che lotta per la difesa della propria terra".

MANIFESTANTE A CARABINIERE, CHE PECORELLA SEI? - "Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale?". Inizia così il faccia a faccia, avvenuto ieri e ripreso da una troupe del Corriere.it, tra un manifestante no Tav e il carabiniere premiato oggi dal comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli per "il lodevole comportamento tenuto di fronte alla provocazione". Il faccia a faccia avviene sulla A32 bloccata dai manifestanti e a dividere il ragazzo, a volto scoperto, e il carabiniere, in tenuta antisommossa, c'é solo un guardarail. "Dovresti avere un numero di riconoscimento - dice il manifestante - io così non so chi sei e tu sai chi sono io. E' vero pecorelle?". Gli insulti proseguono, senza che il carabiniere, e gli altri militari che gli sono intorno rispondano. "Sei forte - dice ancora il manifestante - ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo". L'attivista no Tav continua: "Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua...il cantiere dovrebbe durare vent'anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi". E conclude: "Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere...Parla invece di fare i gesti che sei sordomuto?".

ENCOMIO SOLENNE A CARABINIERE INSULTATO DA MANIFESTANTE - Un formale 'encomio solenne' e' stato conferito dal comandante Generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, al carabiniere che ieri e' stato ripetutamente offeso da un manifestante durante le contestazioni in Val di Susa contro l'Alta Velocita'. Il generale Gallitelli ha telefonato al militare complimentandosi ''per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate, che hanno impedito ad una situazione delicata di degenerare in ulteriori incidenti''. Per ''il lodevole comportamento tenuto a fronte della grave provocazione'', il comandante generale gli ha conferito l'encomio solenne. Il generale Gallitelli ha anche fatto giungere a tutto il personale dell'Arma impegnato nei servizi di ordine pubblico il proprio ''apprezzamento per la straordinaria professionalita' e lo spirito di servizio di cui danno quotidiana prova''.

CARABINIERE A GEN. GALLITELLI, HO FATTO SOLO MIO DOVERE - "Ho fatto solo il mio dovere". Con queste parole, nella telefonata ricevuta dal comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, si è schermito il carabiniere che oggi ha avuto un encomio solenne per il suo "lodevole comportamento" di ieri in Val di Susa, dove è stato ripetutamente insultato da un manifestante. Il generale Gallitelli lo ha chiamato al telefono per complimentarsi personalmente "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate" e il militare ha molto apprezzato il gesto. "Sono orgoglioso di questa telefonata", ha detto. "Signor generale - ha aggiunto - ho fatto solo il mio dovere".

NO TAV BLOCCANO CIRCOLAZIONE TRENI A BUSSOLENO - Manifestanti No Tav hanno bloccato la circolazione dei treni alla stazione ferroviaria di Bussoleno, in Val di Susa. Alcune decine di persone - si apprende dalla Questura di Torino - hanno occupato i binari e la circolazione ferroviaria é interrotta.

TRE AUTO ATTIVISTI BRUCIATE VICINO PRESIDIO CHIANOCCO - Tre auto di attivisti No Tav sono bruciate questa notte in una via laterale a poche decine di metri dal presidio dove da ieri il movimento di protesta blocca l'autostrada Torino-Bardonecchia. Il rogo si è sviluppato accanto alla ferrovia e vicino a un boschetto. Secondo il movimento No Tav sarebbe stato di origine dolosa. Sulle strade di Chianocco è stato un viavai di vigili del fuoco, perché oltre alle auto sono bruciati anche i bancali di pallet di una falegnameria e un telone di un tir in sosta forzata da questa mattina per il blocco dei manifestanti.

RUSPA RIMUOVE BARRICATA - Una ruspa seguita da poliziotti in assetto antisommossa si è aperta la strada abbattendo la barricata su una delle rampe dove i manifestanti protestano. A centinaia i No Tav indietreggiano, mentre altri restano sull'autostrada fronteggiati da centinaia i poliziotti. Sono stati sparati alcuni lacrimogeni. Un lancio di oggetti e pietre contro gli agenti ha preceduto l'intervento della Polizia per la rimozione della barricata No Tav sull'autostrada A32. L'intervento di sgombero ora prosegue "con decisione e con l'utilizzo di idranti e di mezzi tecnici idonei": lo riferisce la Questura di Torino in un comunicato nel quale specifica che "non sono stati impiegati lacrimogeni".

MARONI, BISOGNA MANDARE L'ESERCITO - "Si deve riprendere il controllo della situazione che mi pare si stia perdendo" e bisognerebbe tornare "all'uso dell'esercito perché quest'opera va fatta e la violenza va fermata". Lo ha detto Roberto Maroni commentando le proteste No Tav in Val di Susa.

NOTTE TRANQUILLA AI BLOCCHI STRADALI - E' trascorsa senza incidenti e tensioni la seconda notte di protesta ai blocchi che gli attivisti del movimento No Tav stanno attuando da lunedì mattina sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza dello svincolo di Chianocco (Torino), e sulla strada statale 25 del Moncenisio, sempre nei pressi di Chianocco. Nel corso della notte, non lontano dai punti dove è in corso la protesta, sono andate a fuoco tre automobili, una catasta di legna e il telone di un Tir. La natura degli incendi, tutti spenti dai Vigili del fuoco, é da chiarire. Sono "evidentemente stati appiccati ai danni del movimento stesso", afferma Luigi Casel, uno dei leader No Tav . "Poco dopo le auto - spiega - sono stati dati al fuoco il telone di un Tir e un pallet in un deposito di legna. Tutto lascia pensare che siano opera della stessa mano".

I manifestanti che hanno trascorso la notte ai blocchi sono stati in tutto qualche centinaia; hanno acceso piccolì falò per riscaldarsi e hanno scandito più volte lo slogan "Luca! Luca!" a sostegno di Luca Abbà, uno dei leader del Movimento No Tav, rimasto ferito lunedì mattina alla Maddalena di Chiomonte cadendo da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Tav.

Blocchi stradali, irruzioni sui binari, presidi, cortei. La protesta dei No Tav contro il supertreno fa salire la tensione in Val di Susa e arriva in altre città d'Italia con la forma del "flash mob": azioni rapide, improvvise, tambureggiate su blog e social network per bloccare una strada (come la tangenziale di Torino), un treno (come il Frecciargento a Lecce) o danneggiare un portone (come quello dell'Associazione degli industriali a Ferrara). In Valsusa è stata ancora una giornata di forte tensione: in due occasioni la Polizia ha usato idranti e lacrimogeni per allontanare le centinaia di attivisti che avevano occupato l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Nella notte all'altezza di Salbetrand, c'é stata la prima azione di sgombero: i No Tav hanno reagito incendiando i cassonetti con cui avevano formato le barricate.

Sulla carreggiata - riferisce la Questura - sono stati trovati chiodi a tre punte e cavi metallici tesi fra i guardrail ostruivano il passaggio. Il secondo sgombero è stato verso mezzogiorno, a Chianocco. Una ruspa ha rimosso una barricata, ma dopo il passaggio di colonna di mezzi e blindati delle forze dell'ordine, il presidio si è formato da capo. Nella valle restano ancora parzialmente bloccate le statali 24 della Val Susa e 25 del Moncenisio e la vita delle comunità é, ancora una volta, attraversata e modificata dalla protesta contro il supertreno, come mercati semideserti e decine di Tir in colonna sulle strade. Alla battaglia contro la Tav Torino-Lione si è aggiunta la rabbia per l'incidente di Luca Abbà, l'anarchico valsusino rimasto gravemente ferito dopo essere caduto dal traliccio su cui si era inerpicato per protesta e ora ricoverato in coma farmacologico nell'ospedale Cto di Torino.

Le sue condizioni sono stazionarie ma - dicono i medici - reagisce bene alle terapie intensive. La Digos ha trasmesso un rapporto alla Procura guidata da Gian Carlo Caselli. "Come sempre - dice il magistrato - faremo tutti gli accertamenti necessari e doverosi per legge". "L'incidente è un fatto molto triste e grave - commenta il ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri - perché tocca una giovane persona ma spero che questo non esasperi gli animi". La responsabile del Viminale auspica "dialogo, sensibilità ed equilibrio" da parte di tutti e invita a riflettere, oltre che "sulla dinamica dell'accaduto", anche su quelli che sono "gli interessi della Nazione". "Il lavoro per la ferrovia ad alta velocità è in corso e deve continuare come previsto", avverte Corrado Passera, ministro delle infrastrutture, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ritiene "urgente e necessario un pronunciamento del Parlamento" sulla quanto sta accadendo intorno alla Tav. La notte scorsa è stato completato l'allargamento dell'area di cantiere in Valle Clarea, dove verrà scavato il cunicolo esplorativo. Ora i recinti avvolgono tutti i 7 ettari di territorio previsti (ieri erano 5.6). Gli scavi partiranno una volte concluse le procedure di occupazione temporanea (contro le quali gli avvocati dei No Tav annunciano dure battaglie legali) e di esproprio.
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