Ruby, con Berlusconi «una danza

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Gio71@
00venerdì 17 febbraio 2012 05:22

con toccamenti, ma niente sesso»
La ragazza si vantava con le compagne di stanza delle sue conoscenze e mostrava i regali avuti





MILANO - «Quando mi raccontò di essere stata ospite di una festa ad Arcore, mi negò di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi». Lo ha detto in aula al processo Ruby, nel quale è imputato Berlusconi, Gigliola Graziani, l'ex responsabile della comunità di Genova che a partire dalla fine di giugno 2010 ha ospitato la giovane marocchina Karima El Mahroug fino a quando è diventata maggiorenne. La signora, dopo aver spiegato che Ruby «si faceva bella» con le altre ragazze raccontando loro le sue conoscenze altolocate «dicendo di essere stata una volta a una festa a casa di Berlusconi» e mostrando loro i «tantissimi vestiti griffati che aveva e i suoi gioielli», rispondendo a domanda precisa ha riferito che la giovane marocchina ha negato di avere avuto rapporti sessuali con l'allora premier. Ha aggiunto però che le altre giovani ospiti della comunità le avevano riferito, quando ormai Ruby se ne era andata, che la minorenne marocchina aveva parlato di «bunga bunga» e cioè «di una danza con toccamenti. Le ragazze - ha proseguito la donna - mi dissero che lo fece a casa di Berlusconi».
Karima, in arte Ruby
               
GIOIELLI E DENARO - I gioielli sono stati poi inventariati anche dai carabinieri: c'era ad esempio «una collana con perle molto grosse che, come aveva detto Ruby, le aveva regalato Berlusconi, che chiamava Papi. Lei credeva che le perle fossero vere, ma invece era tutta paccottiglia». «Una volta Ruby mi disse che Silvio Berlusconi l'aveva aiutata dandole dei soldi perché non sapeva più come andare avanti», ha riferito ancora Graziani. La donna ha raccontato delle molte fughe di Ruby dalla struttura e che «quando tornava aveva tanti soldi. L'ho saputo dalle ragazze perché si faceva bella mostrando loro il denaro. Una volta è stata fermata dalla polizia e le avevano trovato addosso 5 mila euro».

Le ragazze di Arcore
               
I DOCUMENTI - «Una volta mi disse che Berlusconi cercava di farle avere i documenti, che la avrebbe aiutata per avere il permesso di soggiorno», ha aggiunto Graziani. La donna ha anche spiegato che Ruby non ha mai fatto riferimento alla sua presunta parentela con Mubarak. Però si vantava con le altre ragazze di conoscere persone importanti tra cui Nina Moric, ex moglie di Fabrizio Corona, e anche una serie di calciatori. Riguardo al «molto denaro» che la ragazza, a dire della ex responsabile della comunità, aveva in tasca, «mi disse che la famiglia Mora teneva i suoi soldi». Gigliola Graziani ha anche spiegato di aver saputo che Ruby affermava sempre «di essere più grande» rispetto alla sua vera età.

IL POLIZIOTTO - È stato sentito anche l'ispettore di polizia Ignazio Colletti, in servizio presso la centrale operativa la notte tra il 27 e 28 maggio di due anni fa, quando la giovane marocchina venne trattenuta e poi rilasciata. «Sono certo che la dottoressa Iafrate, dopo aver parlato con la ragazza, si fosse convinta che non era parente di Mubarak», ha riferito l'ispettore. Ha aggiunto di non ricordare che Giorgia Iafrate «abbia informato» il pm minorile Annamaria Fiorillo del fatto che quella notte la minorenne fosse stata affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti, con la possibilità di ritornare nella casa di via Villoresi che condivideva con l'amica Michelle Conceiçao. Questo avvenne nonostante non fossero ancora stati reperiti i documenti di identità di Ruby, come aveva disposto il magistrato.
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