Orrore in Toscana, camionista sbranato da cani

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gaga12
00martedì 28 febbraio 2012 20:39
L'uomo stava lavorando, sarebbe stato ancora vivo quando e' stato attaccato da un branco di cani
Aveva chiesto il favore di poter parcheggiare il rimorchio nel piazzale della ditta Di Leo, di Alcamo come lui, in modo da non lasciare il carico incustodito in qualche parcheggio del porto. Ma stamani per Vito Guastella, camionista di 50 anni della Marco Polo Autotrasporti di Alcamo (Trapani), il pericolo e' diventato quello meno immaginabile: poco prima delle 8, mentre si stava preparando a ripartire, un branco di otto cani lo ha attaccato e sbranato, senza dargli il tempo e la possibilita' di difendersi.

La tragedia e' avvenuta in un piazzale di Biscottino, una frazione di Collesalvetti al confine tra le province di Livorno e Pisa. Secondo le prime ipotesi, Guastella aveva appena terminato la retromarcia con la motrice per agganciare il rimorchio e stava collegando altri cavi prima di lasciare il piazzale. A quel punto sarebbero entrati in azione i cani. Il camionista e' rimasto sorpreso a tal punto che le sue ciabatte sono state ritrovate dai soccorritori composte e parallele di fianco alla motrice, dove verosimilmente l'autista se le era sfilate per salire ad agganciare gli ultimi cavi del camion. I cani hanno attaccato soprattutto le gambe, ridotte fino quasi alle ossa.

Guastella ha tentato di divincolarsi, invano: i brandelli di cio' che indossava sono stati trovati in uno spazio di almeno 30 metri quadrati, cosi' come le tracce di sangue. L'autotrasportatore avrebbe anche tentato di trascinarsi verso la recinzione del piazzale per cercare di aprirsi un'ultima disperata via di fuga. Ma la furia degli animali, meticci con le apparenze di dobermann, non si e' fermata e anzi sarebbe durata a lungo. Almeno fino alle 10,40 quando un dipendente della Di Leo ha notato il camion di Guastella fermo e con il motore acceso: e' salito sulla motrice dal lato passeggero e da li' ha intravisto il branco che ancora si stava accanendo sul corpo del camionista.

E' corso, stordito dallo shock, a dare l'allarme, ma a niente e' servito l'intervento del 118. I cani non sono da considerarsi randagi, secondo l'Asl, perche' ''per legge appartenenti al proprietario del terreno nel quale abitualmente dimoravano''. Sette degli animali del branco sono stati presi e sottoposti a profilassi oltre che ad alcuni esami per verificare eventuali patologie che possano aver originato una tale aggressivita'. In passato d'altronde i cani non si sarebbero mai resi protagonisti di episodi di particolare violenza. I carabinieri e la Procura (che ha disposto l'autopsia dell'autista e sequestrato l'area) si concentreranno ora su alcuni aspetti. Da una parte la proprieta' del terreno, visto anche che il piazzale aveva una recinzione danneggiata e dalle aperture il branco di cani entrava e usciva. Dall'altra parte si valutera' la posizione di una donna romena, di circa sessant'anni, che vive in una roulotte all'interno dell'area e che sarebbe stata solita nutrire alla meno peggio il branco di cani.
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