Perdonatemi ma a certe affermazioni non posso essere indifferente.
In realtà gli immigrati clandestini non possono essere una risorsa lavorativa proprio per l'essere clandestini.
Vi faccio presente che paesi più "saggi" per quest'aspetto cioè paesi che parlano numeri alla mano non aprono all'immigrazione clandestina ma cercano di "catturare" immigrati regolari e scolarizzati se non con competenze professionali di livello.
Infatti il sistema "Erasmus+" è diventato un report dettagliato della crescita scolastica e professionale dei migliori cervelli della UE e in quei report stati come Danimarca, Olanda, Germania, etc etc prendono nominativi qualificati per le loro attività di ricerca e produttive.
Quindi, gli immigrati clandestini non hanno né scolarizzazione né competenze adatte per realtà produttive legali e avanzate. Per capirci: alla Leonardo non hanno bisogno di immigrati clandestini bensì di immigrati regolari con tanto di curriculum vitae ben documentato. La stessa cosa è per le aziende meccaniche qui nella mia regione ma anche per le aziende in genere.
L'immigrazione clandestina alimenta le attività produttive irregolari e illegali. Intendo che in un'azienda in cui non vengono rispettate le norme di sicurezza del lavoro ci saranno immigrati clandestini invece di italiani qualificati. Ed è successo un paio di mesi fa che in un incidente sul lavoro il lavoratore irregolare fosse un immigrato clandestino egiziano di 19 anni. Sto ragazzo è caduto da 7 metri mentre camminando su di un tetto ha messo un piede su di un lucernario che ovviamente ha ceduto.
Ma non a caso nelle aziende agricole hanno bisogno di immigrati clandestini visto che il caporalato ci sguazza in situazioni ovviamente illegali. E la difficoltà che attualmente viene capita è che i clandestini non a caso arrivano nel nostro paese ed in UE da clandestini.
Non si può nascondere l'emergenza umanitaria che va risolta per il bene di queste persone ma non vanno dette nemmeno stupidaggini tipo che le nostre aziende hanno bisogno di immigrati clandestini. Il problema delle aziende è che ci sono pochi diplomati in materie tecnico-scientifiche. Che poi sti diplomati siano italiani o cittadini UE o immigrati ha poca importanza ma le competenze non si inventano.
Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.