L’origine di questa razza è incerta. C’è chi la vuole originaria dei Carpazi e chi invece è convinto arrivi da Sumatra o dall’Isola di S. Maurizio.
Nel nostro paese la sua presenza è antichissima e non ci sono indicazioni da dove sia arrivata.
I polli a Collo nudo erano conosciuti già nell’ottocento. Documenti risalenti a quel tempo, descrivono questa razza come molto feconda e capace di fornire carni molto squisite. Viene poi indicato anche il suo aspetto “.. tutt’altro che bella, anzi ributtante, per il suo collo nudo ricoperto di pelle rosa.”
Il Magliano nel 1932 descriveva i polli a collo nudo come animali molto stimati diffusi in tutte le nostre campagne. Erano stimati per la loro rusticità e per la loro produzione di uova.
I polli Collo nudo, quindi, sono sempre stati considerati degli ottimi animali specialmente per la produzione di uova. Presenti in tutte le province italiane venivano spesso incrociati con popolazioni locali per acquisirne la produttività. Nell’immediato dopoguerra, 1949, la razza a Collo nudo veniva così descritto:
“E’ detta anche di Transilvania o del Madagascar. A dir il vero le origini di essa sono molto incerte. Gli autori che ne scrivono sono discordi tra loro. Per noi la verità è questa, che malgrado l’aspetto poco simpatico del collo nudo, specie per ciò che si riferisce all’offerta di un pollo da tavola, come produttrice di uova è veramente eccellente, e se ne trovano esemplari in tutte le province italiane. Il collo nudo è un carattere dominante, e malgrado si sia cercato da taluni di eliminarlo, incrociando con altri soggetti, per ottenerne fecondità, esso ha emerso continuamente anche a distanza di generazioni. Nessuno si è interessato nel nostro paese di curarne l’allevamento e la selezione con dovute regole, ma chi ebbe ed ha occasione di possedere tali soggetti, apprezza particolarmente l’abbondante produzione di uova. Non è il caso di incoraggiare l’allevamento di una simile razza, certo si è che al cospetto di un reale profitto, e semprechè, si possa vincere l’antipatia per l’esteriorità presentata dal Collo nudo, non è il caso di esitare.”
La diffusione di questa razza, conosciuta praticamente in tutto il territorio nazionale, era abbondante specialmente nel veneto e in particolar modo nelle province di Vicenza e Padova.
Documentazioni sulla presenza dell’allevamento del Collo nudo in provincia di Vicenza vengono riportate, nel 1951, in articoli scientifici riportanti esperienze d’allevamento realizzate dal Dr. Giacobini della ditta farmaceutica Zambon di Vicenza. In linea di massima si può dire che agli inizi degli anni ’50 due erano i tipi di collo nudo allevati che si distinguevano principalmente in base al peso. Il peso medio all’età di 22 settimane era di 1,360 o 1,600 Kg per le due categorie. Sempre nel comprensorio di Vicenza il Collo nudo veniva utilizzato per produrre capponi.
Nel 1934 il Mazzon ne celebra le caratteristiche descrivendola, tra le razze padovane, come un pollo robusto, rustico, precoce e redditivo. È in grado di produrre molte uova grosse e carme assai buona. Il petto e le cosce ne sono forniti molto abbondantemente. La caratteristica del collo nudo ne fa una razza originalissima. Cresta semplice, non molto sviluppata, dentellata irregolarmente, eretta sulla fronte donde parte una calotta di penne che scendono alla nuca e la ricoprono. Il collo così denudato è in forte contrasto con la ricchezza della coda. È una razza resistente anche al freddo e la cresta non si ghiaccia neppure nei rigidi inverni (1889-1890 e 1929-1930) quando di notte la temperatura scendeva ben 22 gradi sotto lo zero.
Sono bellissimo...
Gio71@