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Il matrimonio nell'era moderna

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2012 11:01
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03/11/2012 11:01
 
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Con la riforma protestante negli stati in cui il sovrano, secondo il principio del cuius regio eius religio, aveva scelto la confessione cristiana riformata, il compito della registrazione dei matrimoni e della loro regolamentazione passò allo Stato. Dal Seicento molti dei paesi europei protestanti videro una pesante presenza dello Stato nel matrimonio.
Negli stati cattolici furono invece riconosciuti i pronunciamenti del Concilio di Trento, che rinforzò la regolamentazione del sacramento del matrimonio: celebrazione davanti a un parroco e a dei testimoni, obbligo per gli sposi di registrare la propria unione in un registro conservato nella parrocchia, divieto di coabitazione al di fuori del matrimonio (per evitare il concubinato e i figli illegittimi).
Il matrimonio nell'era contemporanea [modifica]
In Europa erano di solito gli uffici ecclesiastici a rendere ufficiali i matrimoni con la loro registrazione agli effetti civili. Avvenne perciò un passo significativo verso una chiara separazione tra chiesa e stato e un indebolimento del ruolo delle chiese cristiane in Germania, quando il Cancelliere Otto von Bismarck introdusse lo Zivilehe (matrimonio civile) nel 1875. Questa legge rese la dichiarazione del matrimonio davanti a un ufficiale dell'amministrazione civile (affermando entrambi gli sposi la volontà di sposarsi) la procedura per rendere un matrimonio legalmente valido e ridusse il matrimonio religioso a una mera cerimonia privata.
Il matrimonio ai nostri giorni [modifica]
Molte delle assunzioni della società riguardo alla natura e allo scopo del matrimonio e della famiglia sono cambiate e stanno ancora cambiando. A differenza di quanto avveniva in passato il matrimonio non è più una tappa obbligata nella vita dell'individuo. L'istituto legale del divorzio permette di sciogliere il vincolo matrimoniale. I gruppi di sostegno dei diritti degli omosessuali, infine, appoggiano l'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
Dalla seconda guerra mondiale l'occidente ha visto forti crescite del numero di divorzi, del numero delle convivenze senza matrimonio, del numero di persone non sposate, del numero di bambini nati fuori dal matrimonio e pure una crescita nel numero di adulteri. È di fatto emerso un sistema che può essere chiamato di monogamia seriale. Il matrimonio è evoluto da un patto a vita che può essere rotto solamente per colpa o morte, a un contratto che può essere rotto da ogni parte su richiesta. Tra le altre variazioni avvenute nel matrimonio occidentale dalla prima guerra mondiale vi sono:
Diversamente dal XIX secolo, la donna, non l'uomo, ottiene l'affidamento dei figli in oltre l'80% dei casi di divorzio.
Entrambi i coniugi hanno il dovere formale di sostegno al coniuge (non più solo il marito).
I figli nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti di sostegno dei figli nati all'interno del matrimonio.
Nella maggior parte degli stati lo stupro all'interno del matrimonio viene punito legalmente.
Il marito non può più punire fisicamente la propria moglie.
Le proprietà acquisite dopo il matrimonio non appartengono al solo titolare: queste proprietà sono considerate coniugali e devono essere condivise dai coniugi secondo la legge della comproprietà o un'equa distribuzione giudiziale. Questo punto può variare molto secondo gli ordinamenti giuridici; in Italia è possibile stabilire se il regime economico del matrimonio debba essere la comunione dei beni, e allora vale quanto detto nel primo periodo, o la separazione dei beni.
In Europa e negli USA nel XXI secolo i soli matrimoni legalmente sanciti sono quelli monogamici (sebbene alcune sacche di società sanciscano socialmente la poligamia, seppure non legalmente) e il divorzio (la cessazione del matrimonio) è relativamente semplice e socialmente sancito. Nell'Occidente, la visione prevalente verso il matrimonio oggi è che sia basato sull'attaccamento emotivo fra i partner e intrapreso volontariamente, mentre sono banditi i matrimoni combinati.
Un fenomeno economico fiorente è fare ricorso a agenzie matrimoniali per trovare la persona da sposare.
Il mondo orientale [modifica]
Alcune società permettono la poligamia, nella quale un uomo può avere più mogli; tuttavia perfino in tali società la maggior parte degli uomini ha una sola moglie. In queste società avere più mogli è generalmente considerato un segno di ricchezza e di potere.
Lo status delle mogli plurime varia da una società all'altra. Nel mondo musulmano, il matrimonio viene sancito fra un uomo e una donna, ma ci sono versetti nella sura (capitolo) 4 del Corano (la sura "delle donne") che affermano che in certe condizioni di estrema equanimità a un uomo è consentito avere fino a quattro mogli. In Indonesia, il più grande stato a maggioranza musulmana, è consentito il matrimonio fra un uomo e una donna che professano la stessa fede, mentre agli atei non è consentito sposarsi.
Nella Cina imperiale, il matrimonio formale veniva sancito solo fra un uomo e una donna, sebbene fra le classi superiori si potessero avere in aggiunta più concubine. La moglie primaria era scelta dalle famiglie e la cerimonia nuziale era molto elaborata, mentre le concubine potevano essere prese in seguito con una cerimonia molto semplice. Solamente i figli dell'unione ufficiale erano considerati legittimi. Per controllare meglio la crescita della popolazione, a partire dall'ascesa dello stato comunista sono permesse solamente le relazioni coniugali strettamente monogame, sebbene il divorzio sia un atto relativamente semplice.
Tradizioni legate al matrimonio [modifica]

Bouquet [modifica]
Alla fine della cerimonia, la sposa lancia il suo bouquet di fiori verso un gruppo di donne nubili, che competono per afferrarlo; secondo la tradizione la donna che prende il bouquet avrà la fortuna di essere la prossima a sposarsi.
Dote [modifica]
La sposa tradizionalmente portava con sé una "dote", cioè' un insieme di beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. Era tradizione che le famiglie lavorassero per anni per costituire la dote di una ragazza, ad esempio ricamando lenzuola e biancheria che sarebbero andate nella casa degli sposi.
La sposa varca la soglia in braccio allo sposo [modifica]
Una tradizione molto comune è quella dell'uomo che porta in braccio la sposa oltre la soglia della loro casa al loro primo ingresso. Investigando l'origine di questa tradizione attorno al 100 d.C, Plutarco formulò tre diverse ipotesi. Nella prima sosteneva che l'atto di prendere in braccio la sposa era una messa in scena simbolica del Ratto delle Sabine. In un'altra riteneva simboleggiasse la riluttanza della sposa a perdere i suoi vestiti, che avrebbe fatto solo sotto divieto. Nell'ultima suggeriva la fedeltà coniugale - essendo stata portata in casa da suo marito - l'avrebbe lasciata solo nello stesso modo. Questo certamente era inquadrato nel contesto di una cultura patriarcale, nella quale si supponeva che una donna avrebbe potuto lasciare la sua casa solamente quando fosse stata così vecchia che le persone si sarebbero chieste non di chi fosse moglie, ma di chi fosse madre. È anche stato ipotizzato che questa tradizione avesse origine da una credenza romana che fosse meglio per una moglie non inciampare entrando nella nuova casa.
Pioggia [modifica]
In Italia si dice "Sposa bagnata, sposa fortunata", mentre in Nord Europa e negli Stati Uniti, la pioggia durante la celebrazione di un matrimonio porta sfortuna.
Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio... [modifica]
Secondo alcune tradizioni, per avere fortuna la sposa il giorno delle nozze deve indossare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato, qualcosa di regalato e qualcosa di blu.
Scambio delle fedi [modifica]
Nei paesi di cultura cristiana, gli sposi si scambiano la fede nuziale (o vera), un anello indossato al dito anulare, generalmente sulla mano sinistra (sulla destra, nel nord Europa). Lo scambio della fede era già praticato in epoca romana e pagana, come ci testimonia il giurista romano Gaio nel II sec. d.c.
A seconda della nazione cambia la mano utilizzata per portare la fede, contrariamente ad un pensiero abbastanza diffuso in Italia, la posizione non è influenzata dalla religione come evidenziato nella tabella seguente:
Sono bellissimo...
Administrafan
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