Alcuni giurati del Premio sarebbero stati esclusi
Ci sarebbe un'email che circola tra i giurati del premio Viareggio-Rèpaci, un messaggio di poche righe con i nomi, presunti, dei non eletti per la prossima edizione della prestigiosa rassegna letteraria (l'ultima edizione, nella sezione internazionale, era andata al poeta francese Yves Bonnefoy). E tra gli esclusi ci sarebbero lo storico Alberto Melloni, il presidente del museo Marino Marini Carlo Sisi e l'orientalista Giorgio Amitrano. Fuori dal Viareggio-Rèpaci anche la segretaria letteraria del premio, e direttore del Gabinetto Vieusseux, Gloria Manghetti, unico incarico a pagamento con quello dell'ufficio stampa già eliminato.
Rosanna Bettarini
Come spesso accade sui nomi e sulle motivazioni delle non ricandidature, si fanno congetture e c'è chi giudica gli addii come una frattura all'interno di un premio già protagonista di una coraggiosa battaglia per difendere l'indipendenza minacciata da alcune esternazioni e delibere di amministratori del Comune di Viareggio. La presidentessa, Rosanna Bettarini, però smentisce ogni illazione. «Come da statuto ogni due anni la giuria deve essere rinnovata - spiega la filologa fiorentina - e, ottemperando al regolamento, abbiamo iniziato varie consultazioni. Alcuni membri della giuria dovranno essere sostituiti, ma questo fa parte del normale evolversi di un premio. Nessuna polemica. Tra un paio di giorni speriamo di poter rendere noti i nomi degli eventuali nuovi giurati».
Il poeta Yves Bonnefoy
Qualche indiscrezione in più arriva riguardo a coloro che potrebbero lasciare il Viareggio-Rèpaci. Giorgio Amitrano, ordinario di Lingua e letteratura giapponese all'Università di Napoli, dovrebbe lasciare l'incarico per motivi di lavoro perché per quattro anni insegnerà in Giappone.
Più controversa l'eventuale uscita di scena di Alberto Melloni, che l'estate scorsa aveva inviato una lettera molto critica alla presidentessa.
Sono bellissimo...
Administrafan