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Vediamo i due grandi gruppi degli insetti:

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2017 04:05
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ATTERIGOTI

Gli insetti che fanno parte di questa sottoclasse sono i più primitivi, perché atteri (cioè senza ali), e non subiscono mute e metamorfosi (ametaboli). Praticamente dall’uovo nasce un piccolo individuo simile all’adulto, ne differisce solo per le dimensioni più piccole, poi man mano che cresce raggiunge le dimensioni dell’adulto senza particolari cambiamenti. La loro costituzione pur primitiva presenta una struttura particolare, per la presenza di appendici addominali biforcute (forcula), normalmente ripiegata sotto il corpo, la quale permette all’insetto di saltare col suo rapido movimento tipo una molla. Questi insetti vivono in ambienti umidi e con scarsa luce, sotto terra, sotto pietre e sassi, cortecce, nelle fessure dei muri, nelle cartiere, nell’humus ecc.

Fanno parte degli Atterigoti gli ordini dei: Dipluri, Proturi, Collemboli e Tisanuri.

Nei nuovi testi di entomologia si attribuisce agli Atterigoti solamente l’ordine dei Tisanuri, essendo gli altri ordini, Collemboli, Proturi, Dipluri, molto diversi tra loro, vengono classificati a parte, alcuni autori i Tisanuri li dividono addirittura in due ordini.

Siccome gli autori spesso hanno opinioni differenti, non concordi tra loro e non accettate universalmente, il sottoscritto, mantiene per adesso la classificazione tradizionale dal mio punto di vista ancora valida, quando ci sarà un’uniformità di tutti gli studiosi di entomologia prenderò atto dei motivi scientifici di riclassificazione e mi aggiornerò.
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Tra gli Atterigoti i più noti sono: il pesciolino d’argento (Lepisma saccharina), appartenente all’ordine dei Tisanuri, rivestito di squame argentee, questo insetto, frequenta le abitazioni nelle quali è molto facile trovarlo fra le carte, i libri, ecc., dove, si ciba di materiali amidacei; nella foto sopra, un suo cugino stretto, la termobia domestica (Thermobia domestica); la pulce d’acqua (Podura aquatica), provvisto di forcula che gli permette di saltare e di nuotare, quest’insetto di minuscole dimensioni, vive sulla superficie di paludi e stagni riunito in sciami, si ciba di rifiuti e polline; il collembolo (Sminthurus viridis), di aspetto simile ad una pulce, è provvisto di forcula posteriore, molto noto e indesiderato nell'ambiente agricolo, dove può causare danni specie nelle serre.
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PTERIGOTI

Questa sottoclasse comprende la maggior parte degli insetti che allo stato adulto dispongono di ali, fatta eccezione di due ordini, i Mallofagi e gli Anopluri che ne sono privi, per adattamento ad una vita particolare, specialmente parassitaria, esempio i pidocchi.

I Pterigoti si dividono in due grandi gruppi: Paleotteri e Neotteri.

La classificazione qui riportata è una classificazione tradizionale, visto che i nuovi testi di entomologia non sono affini tra di loro. Siccome gli autori spesso hanno opinioni differenti, non concordi tra loro e non accettate universalmente, il sottoscritto, mantiene per adesso la classificazione tradizionale, dal mio punto di vista ancora valida, quando ci sarà un’uniformità di tutti gli studiosi di entomologia prenderò atto dei motivi scientifici di riclassificazione e mi aggiornerò.

Le cifre che indicano il numero delle famiglie e le specie appartenenti ad ogni ordine, sono indicative, e suscettibili di variazioni in quando si scoprono sempre nuove specie.

PALEOTTERI

I Paleotteri (con ali non pieghevoli dette ali antiche), si dividono a loro volta in due ordini, gli Odonati e gli Efemerotteri.

Odonati: appartengono a quest’ordine circa 30 famiglie con 5.500 specie conosciute, chiamati anche Libellule, gli Odonati sono insetti predatori, possiedono due paia di ali non pieghevoli, un lungo addome, grandi occhi composti, corte antenne, ed un apparato boccale masticatore. Presentano una metamorfosi incompleta, le uova sono deposte in acqua o su piante acquatiche, le larve (ninfe) si sviluppano in acqua dove predano altri insetti, ed addirittura girini e piccoli pesciolini, quando sono completamente cresciuti, dall’acqua, si arrampicano sulle piante delle rive, dove avviene la muta in adulto. Anche allo stato adulto questi insetti sono predatori, infatti, essendo ottimi volatori, agili e veloci, catturano in volo con le loro zampe spinose altri insetti di cui si nutrono. Appartengono a quest’ordine anche le cosiddette Damigelle, di aspetto molto simile alle libellule ma molto più sottili e delicate, si differenziano anche dal fatto di poter piegare le ali ravvicinandole e tenendole verticali rispetto al corpo a riposo, e dal volo più lento, infatti, catturano le loro prede sulle piante non in volo.
Efemerotteri: appartengono a quest’ordine circa 23 famiglie con 2.500 specie conosciute, sono degli insetti molto delicati, e dalla vita breve, vivono 2-3 anni allo stato larvale e solo poche ore da adulto, anche perché, da adulti hanno apparato boccale atrofizzato e non si nutrono. La metamorfosi è incompleta, sono emimetaboli e conducono vita acquatica raramente riscontrabili lontano dall’acqua dove, come le libellule, le larve (ninfe) crescono cibandosi di alghe, detriti e vari animaletti, quando sono completamente cresciuti, dall’acqua, si arrampicano sulle piante delle rive, dove avviene la muta in sub-adulto, uno stadio intermedio, una particolarità di quest’ordine, il sub-adulto già alato ha colori opachi, dopo un periodo di tempo, subisce una ulteriore muta dando origine all’insetto adulto dai colori molto più brillanti. Hanno corpo allungato con all’estremità due o tre code, le ali sono tenute allo stato di riposo come i lepidotteri verticali rispetto al corpo, alcune specie non hanno ali posteriori. Un esempio di quest’ordine è l’Effimera (Ephemera vulgata).


NEOTTERI

I Neotteri (con ali pieghevoli dette ali nuove), fanno parte di questo gruppo una vasta gamma di insetti nei quali le ali ripiegandosi allo stato di riposo sulla parte posteriore del corpo, hanno funzione anche di protezione oltre al volo, infatti, in alcuni insetti le ali anteriori mesotoraciche si sono specializzate alla protezione, indurendosi, lasciando il compito del volo alle ali posteriori.
I Neotteri si dividono in tre grandi sottogruppi: Polineotteri, Paraneotteri, Oligoneotteri, che a loro volta si dividono in più ordini (vedi classificazione degli insetti, nella pagina principale degli insetti di questo sito).

Per la gran vastità di individui di questo gruppo, tratterò solo gli ordini più comuni.

Blattoidei: appartengono a quest’ordine circa 6 famiglie con 4.000 specie conosciute, questi insetti dal corpo di medie o grandi dimensioni, di forma ovale ed appiattita, posseggono, apparato boccale masticatore, e lunghe antenne filiformi, il maschio presenta le ali, mentre la femmina le ha molto ridotte, possono anche volare (non tutti, ci sono specie attere) ma spesso preferiscono camminare, infatti, sono dei velocissimi corridori. Hanno abitudini generalmente notturne e si cibano di rifiuti vari, (di qualsiasi materia organica in decomposizione), nonché di escrementi di vari animali. Le femmine producono ormoni sessuali, a cui rispondono i maschi con produzione di secrezioni afrodisiache, che, attirano le femmine, l’accoppiamento avviene dorso a dorso, (posseggono le ghiandole sessuali sul dorso), molte specie costruiscono nidi nelle anfrattuosità dei muri e dei pavimenti dove depongono le uova, un numero che varia da specie a specie, dalle 10-12 alle 40 uova, in un astuccio corneo simile ad una valigetta scura detto ooteca, altri ancora, invece, le ooteche le interrano o le trasportano fino alla nascita dei piccoli, la prole viene nutrita dagli adulti, rigurgitando loro il cibo, nel loro ambiente di vita e di sviluppo, lasciano sgradevoli odori, e alcune specie, sono in grado di spruzzare, per difesa, sostanze oltre che sgradevoli, repellenti, anche tossiche, e possono essere anche vettori di malattie. Molti di questi insetti che vivono nelle regioni tropicali e subtropicali, sono stati importati nel nostro paese, spesso, viaggiando sulle navi ecc., dove (a cominciare dai porti, poi si sono diffusi ovunque, tramite merci, derrate ecc.), si sono adattati alla convivenza con l’uomo, infatti, li possiamo trovare, nelle abitazioni, in locali riscaldati e ricchi di cibo, come le cucine, forni, molto spesso ospiti indesiderati di bar, pasticcerie, ristoranti ecc., fanno parte di quest’ordine la Blatta o Scarafaggio comune (Blatta orientalis), Blatella (Blattella germanica), lo Scarafaggio americano (Periplaneta americana), ecc.

Dermatteri: appartengono a quest’ordine circa 10 famiglie con 1.900 specie conosciute, quest’ordine è rappresentato dalle comuni Forbicette, che prendono anche il nome di Forficule, dispongono di ali anteriori molto corte, spesso assenti in molte specie, e ali posteriori molto sottili piegate sotto le ali anteriori se presenti, molte specie sono in grado di volare, ma generalmente preferiscono camminare, hanno un’apparato boccale masticatore molto robusto, ma la loro caratteristica principale è la presenza di due appendici (cerci) a forma di tenaglia detti forcipi, nella parte posteriore dell’addome. Dette forcipi, servono all’insetto come organo di presa, offesa e difesa, non è raro osservare individui maschi lottare con queste tenaglie per contendersi il cibo o le femmine, anche se l’uso principale è la difesa. Le femmine depongono le uova generalmente in nidi nel terreno, sotto sassi, foglie, e materiale di varia natura, (alcune specie, però, sono vivipare, partoriscono direttamente le ninfe), prestano accurate cure parentali, sia alle uova, che alla prole, dedicandogli un’accurata pulizia, nutrendoli portando loro il cibo nel nido e proteggendoli dai predatori. La metamorfosi è incompleta, nelle fasi di sviluppo la ninfa può subire fino a 5 metamorfosi, durante tutte le fasi a parte le dimensioni ed i colori chiari, le ninfe sono identici agli adulti ma privi di ali. Quest’insetti sono innocui per l’uomo, hanno abitudini generalmente notturne, si nutrono di rifiuti vari, alcune specie sono parassiti di fiori e frutti, le possiamo trovare nascoste nelle crepe dei muri, nel legno e nella frutta, come ad es., i grappoli d’uva, i noccioli fessurati di pesche ecc. Gli esempi più comuni di quest’ordire sono la Forficula auricularia e la Labidura riparia.

Isotteri: appartengono a quest’ordine circa 7 famiglie con 2.750 specie conosciute, sono insetti di medie o piccole dimensioni che vivono in colonie, comunemente conosciuti con il nome di termiti, hanno corpo allungato di forma ovale, di colore chiaro, con apparato boccale masticatore, spesso con mascelle molto sviluppate, specialmente negli individui soldato, o pungente-succhiante, e corte antenne. Questi insetti costituiscono società multiforme e coniugali oltre alla regina è sempre presente il maschio, gli individui alati posseggono quattro ali membranose uguali e sono sessuati, invece gli individui senza ali (atteri) non hanno sesso. Sono insetti emimetaboli con metamorfosi incompleta, possono essere molto dannosi, per le loro abitudini di vivere e nutrirsi di legno, infatti, li possiamo trovare sottoterra o nel legno, in prevalenza nelle regioni tropicali e subtropicali, ma un paio di specie vivono anche nel nostro paese a clima temperato il Reticulitermes lucifugus, di piccole dimensioni e famiglie numerose 10.000 e più individui e il Calotermes flavicollis, di dimensioni più grosse e famiglie meno numerose circa 500-600 individui.

Mantoidei: appartengono a quest’ordine circa 8 famiglie con 2.000 specie conosciute, quest’ordine comprende forme di insetti predatori, di altri artropodi ed anche di piccoli vertebrati (rane, piccole lucertole ecc.), hanno forme diverse ma alcune caratteristiche sono comuni, infatti, possiedono capo piccolo triangolare con antenne filiformi (il capo è molto mobile, al punto di poter girare totalmente la testa per guardare alle sue spalle), torace e protorace che sembra un lungo collo, addome lungo e piatto, zampe piuttosto lunghe, con le anteriori di tipo raptatorie, e seghettate simili a due falci, sono dotati di ali e sono in grado di volare. Durante la caccia questi insetti, adottano metodi e movimenti spettacolari, sono in grado di valutare le dimensioni e la distanza delle prede con precisione straordinaria, poi con movimenti fulminei le afferrano con le potenti zampe anteriori, molte specie, hanno anche una straordinaria capacità di mimetizzarsi, sfruttando il fattore sorpresa.
Le femmine depongono le uova, su piante e vari supporti, in una sorta di schiuma, che a contatto con l’aria si indurisce rapidamente, diventando un involucro cartaceo e spugnoso, alcune specie vigilano le uova da eventuali attacchi di altri predatori, nel loro ciclo di sviluppo le mantidi hanno una metamorfosi incompleta. Il maschio più snello e di dimensioni più piccole, spesso dopo l’accoppiamento viene ucciso e divorato dalla femmina, infatti, i maschi coscienti di questo rischio, sono molto cauti e dopo l’accoppiamento, pur essendo un momento molto pericoloso per loro, la maggior parte delle volte riescono ad allontanarsi incolumi. Un esempio molto comune e la Mantide religiosa (Mantis religiosa), che nonostante il nome è un feroce predatore, un’eccellente cacciatrice, ha portamento del protorace, torace, capo eretto e zampe anteriori tenute davanti al viso come braccia in preghiera (da cui prende il nome), quest’insetto di colore verde o giallo tendente al marrone vive sulla vegetazione.

Ortotteri: appartengono a quest’ordine circa 28 famiglie con più di 20.000 specie conosciute, quest’ordine comprende insetti diurni ma anche notturni, di grandi, medie, e piccole dimensioni, generalmente alati (anche se esistono forme attere), con ali anteriori sclerificate (chitinose) che prendono il nome di “tegmine”, e ali posteriori membranose, per il volo. Le zampe del terzo paio sono generalmente molto sviluppare ed adatte al salto, posseggono apparato boccale masticatore, e sono emimetaboli con metamorfosi incompleta. Sono insetti amanti del sole e canterini, infatti, specialmente i maschi, strofinando le zampe posteriori contro le ali anteriori, producono dei suoni particolari per attrarre le femmine. Comunemente conosciuti con il nome di cavallette, locuste, e grilli, questi insetti si nutrono maggiormente di piante (fitofaghi), per questo sono molto dannosi per l’agricoltura, ma ci sono anche molte specie carnivore. Gli ortotteri vivono principalmente sul terreno, e nella vegetazione, curiosamente però, esistono grilli che vivono nelle caverne e luoghi umidi, esiste anche, una specie particolare di grilli che vivono nei formicai, dove passano tutto il loro ciclo di vita, insieme alle formiche, che, incredibilmente, li lasciano circolare indisturbati per il formicaio. Tra i principali appartenenti a quest’ordine troviamo: il Grillo campestre o canterino (Gryllus campestris), il Grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa), il Grillastro italiano (Calliptamus italicus), la Cavalletta o Grillastro crociato (Dociostaurus maroccanus), la Locusta migratrice (Locusta migratoria), Cavalletta egizia (Anacridium aegyptium), ecc.

Emitteri o Rincoti: appartengono a quest’ordine circa 134 famiglie con più di 82.000 specie conosciute, quest’ordine racchiude insetti prevalentemente terrestri anche se vi sono specie acquatiche, sono di dimensioni generalmente piccole o medie tranne qualche eccezione riscontrabile nei paesi caldi o tropicali. Il nome deriva dal fatto che alcuni di loro hanno il primo paio di ali chitinizzato per metà dette emielitre, altri hanno quattro ali completamente membranose. Posseggono apparato boccale pungente e succhiante, con produzione di molta saliva, sono emimetaboli con metamorfosi incompleta. Quest’ordine comprende molte specie dannose sia fitofaghe che zoofaghe. Le forme fitofaghe si rendono dannose alle piante per sottrazione di linfa e per alterazione dei tessuti sotto l’azione della saliva emessa, nonché la diffusione di malattie per la presenza e trasporto di vari agenti patogeni sempre nella saliva. Le specie zoofaghe, oltre ad essere fastidiosi sia per l’uomo sia per gli animali per le loro punture, sono spesso vettori di malattie. L’ordine degli Emitteri o Rincoti è diviso in due sottordini che alcuni sistematici li considerano addirittura due ordini distinti gli Eterotteri e Omotteri. Gli Eterotteri, racchiudono in questo sottordine gli emitteri provvisti di emielitre, di regime dietetico fitofago e zoofago, tra questi i più comuni sono: tra i terrestri la Cimice dei campi (Carpocoris pudicus), la Cimice dei letti (Cimecs lecticularius), le Tingide (Tingide del pero e del platano), tra gli acquatici le Idrometre degli stagni (hydrometra stagnorum), la Ranatra lineare (Ranatra linearis) e lo Scorpione acquatico (Nepa cinerea). Gli Omotteri, racchiudono in questo sottordine gli emitteri provvisti di quattro ali membranose, anche se esistono specie attere o ne hanno un solo paio, di regime dietetico esclusivamente fitofago, tra questi troviamo: la Cicala (Cicada orni), il Diavolino (Centrotus cornutus), la Fillossera (Viteus vitifoliae), gli Afidi o pidocchi delle piante, le Cocciniglie o Coccidi, i Psillidi, questi ultimi Omotteri di grandissimo interesse agrario perché racchiudono alcune forme molto dannose alle nostre colture.

Lepidotteri: appartengono a quest’ordine circa 127 famiglie con più di 165.000 specie conosciute, comunemente noti col nome di “Farfalle”, comprendono specie con abitudini diurne e specie notturne o crepuscolari come le “Nottue” chiamate anche “Falene”, li possiamo dividere in due sottordini: Omoneuri, nei quali le ali anteriori e posteriori hanno nervature uguali, ed Eteroneuri, con ali posteriori dalle nervature ridotte. Sono insetti facilmente riconoscibili, perché, generalmente molto belli ed appariscenti, posseggono ali molto ampie in numero di due paia ricoperte da piccole squame di colori spesso splendidi, l’apparato boccale è di tipo succhiante nell’adulto, provvisto di un tubicino avvolgibile detto spiritromba, e del tipo masticatore in alcuni sottordini e nelle larve. L’insetto adulto è molto utile per l’impollinazione delle piante, perché, si nutre di polline, che spesso trasporta sporcandosi, ma allo stato di larva è molto dannoso, perché, fitofago. Sono insetti olometaboli, la loro metamorfosi è completa, con diverse fasi larvali, le uova sono disseminate dagli adulti o deposte su piante ospiti di cui si nutrono le larve (bruchi). I Lepidotteri più comuni sono: il Baco da seta (Bombyx mori), la Cavolaia (Pieris brassicae), le Processionarie (Thaumetopoea processionea), il Macaone (Papilio machaon), la Vanessa (Vanessa io), la Sfinge testa di morto (Acherontia atropos), la Pavonia (Saturnia piri), le Tignole (Nemapogon granellus, Prays oleellus, Polycrosis botrana, ecc.), e molte altre.

Ditteri: appartengono a quest’ordine circa 130 famiglie con 125.000 specie conosciute, questi insetti di varie dimensioni posseggono allo stato adulto un solo paio di ali sviluppate, le mesotoraciche da cui deriva il nome di ditteri, mentre quelle metatoraciche sono trasformate in piccoli organi di equilibrio detti bilancieri. La metamorfosi di questi insetti è completa perciò sono olometaboli, essi hanno larve prive di zampe (apode) che vivono in ambienti particolari, nell’acqua entro organismi vegetali o animali, in mezzo a sostanze putrescenti ecc. L’apparato boccale può essere del tipo succhiante oppure pungente e succhiante negli adulti e masticatore in alcune larve. I ditteri comprendono molte specie dannose per l’uomo, per gli animali e per le piante, perché possono diffondere e trasmettere malattie, ed alcune larve sono fitofaghe, ma, sono anche, importanti impollinatori, nonché parassiti e predatori di altri insetti. I ditteri si dividono in due sottordini i Brachiceri, (mosche) più evoluti con antenne brevi, e Nematoceri, (zanzare) più primitivi con antenne lunghe. Tra i Brachiceri ricordiamo: la famosa Mosca tsè-tsè (Glossina palpalis) che vive in Africa e può trasmettere la malattia del sonno, la Mosca comune (Musca domestica), la Mosca dell’olivo e delle ciliege (Dacus oleae e Rhagoletis cerasi), i Tafani (Tabanus bovinus), e molti altri, tra i Nematoceri ricordiamo: la Zanzara comune (Culex pipiens), l’Anofele (Anopheles maculipennis), e la Zanzara tigre (Aedes albopictus), ecc.

Imenotteri: appartengono a quest’ordine circa 91 famiglie con 200.000 specie conosciute, debbono il loro nome al fatto che posseggono, allo stato adulto, due paia di ali membranose. Gli imenotteri comprendono molte specie utili, solo poche specie sono dannose perché fitofaghe. Molte famiglie hanno abitudini sociali, presentano un apparato boccale masticatore o lambente e succhiante, e sono olometaboli con metamorfosi completa, con larve prive di zampe (apode). Alcune specie sono parassite di altri insetti fitofagi, deponendo il loro uovo in esso o sul corpo di quest’ultimo e la larva si svilupperà a sue spese. Appartengono all’ordine degli imenotteri l’Ape (Apis mellifera), un insetto che forma società, con suddivisioni in caste, troviamo la regina, le api operaie femmine sterile ed i maschi che dopo l’accoppiamento con la regina vengono scacciati ed uccisi dalle operaie, sono degli insetti molto utili all’uomo, sia per l’azione di impollinazione, delle nostre piante agricole, sia per la produzione di miele, pappa reale, cera. La Vespa comune (Vespula vulgaris), e la Vespa cartaria (Polistes gallicus), anch’esse formano società con più individui in un nido, costruito in posti più svariati, e formato da materiale legnoso impastato con la saliva, all’inizio dalla regina, poi man mano dagli altri individui nati, le vespe possono essere dannose per l’agricoltura. La Formica (Pheidole instabilis, Pheidole pallidula, Tapinoma erraticum, ecc.), insetto sociale che vive in società permanenti come le api, ma oltre alla regina ed alle operaio qui troviamo un altra figura, individui sterili con grosse mandibole, atti a difendere l’intera comunità i soldati. Le formiche possono essere molto dannose per l’agricoltura, a parte qualche specie utile, perché, mangiano insetti dannosi. Poi troviamo ancora molti altri appartenenti a quest’ordine come il Bombo (Bombus terrestris), i Calabroni (Vespula crabro) ecc., e molte altre specie di api e vespe solitarie, infatti non tutti gli imenotteri vivono in società, molti conducono vita solitaria.

Coleotteri: appartengono a quest’ordine circa 166 famiglie con più di 400.000 specie conosciute, costituiscono l’ordine più ricco di specie di tutto il regno animale. Insetti sia terrestri sia acquatici i coleotteri sono di dimensioni molto varie, che vanno da meno di 1 mm, ai 10-20 cm (coleotteri giganti delle zone tropicali), sono provvisti di due paia di ali le prime completamente sclerificate, costituendo una specie di corazza che ricopre la parte posteriore del corpo prendendo il nome di elitre, il secondo paio di ali sono membranose e servono per il volo, queste ultime sono ripiegate e protette sotto le elitre in stato di riposo, l’apparato boccale è del tipo masticatore sia negli adulti sia nelle larve, hanno un regime dietetico molto vario, potendosi nutrire di piante, altri insetti, molluschi, sostanze vegetali ed animali in decomposizione, molte specie sono molto dannose per l’agricoltura visto il loro vasto regime dietetico, sono insetti olometaboli con metamorfosi completa, le larve sono di tipo diverso, vista la gran varietà di specie. L’ordine è diviso in tre sottordini distinti: Arcostemati, Adefagi, Polifagi, i primi racchiudono poche specie primitive di grande interesse scientifico, i secondi racchiudono individui per lo più carnivori sia terrestri sia acquatici, gli ultimi di grande interesse agrario perché in maggioranza fitofagi. Questi tre sottordini comprendono numerosissime famiglie distinte per lo più da caratteri anatomici e morfologici. Tra i coleotteri più comuni ricordiamo il Maggiolino (Melolontha melolontha), la Coccinella (Coccinella 7-punctata, Adalia bipunctata, ecc.), la Dorifora (Leptinotarsa decemlineata), la Lucciola (Luciola italica e la Lampyris noctiluca), lo Scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis), il Cervo volante (Lucanus cervus), e moltissimi altri.
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25/10/2017 04:05
 
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