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La classifica dei libri più venduti – 13 febbraio 2012

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2012 00:10
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Il freddo sembra aver congelato anche le vendite di quest’ultima settimana. Nonostante qualche piccolo cambiamento interno infatti troviamo solo due new entry mentre tutti gli altri grandi scrittori che ci hanno accompagnato nelle scorse settimane continuano a donarci la loro presenza. Forse è colpa del fatto che fa troppo freddo per andare in libreria, forse è colpa del fatto che ancora non siamo pronti ad acquistare i nuovi titoli che in questi giorni stanno uscendo o forse solo della nostra insicurezza nella scelta dei libri che vogliamo gustare quest’anno, fatto sta che troviamo ancora nomi come Fabio Volo, Margaret Mazzantini, Pierre Dukan, Patricia Cornwell e Nicholas Sparks in classifica affiancati dai due grandi del giallo italiano Andrea Camilleri e Marco Malvadi.
Un po’ di calore in questa classifica ce lo offre la prima posizione. Amy Bratley infatti, giovane scrittrice esordiente, balza questa settimana dalla terza alla prima posizione a riprova del fatto che si tratta di un esordio davvero eccezionale che merita di essere seguito con grande attenzione. Questa è una di quelle storie semplici e leggere che riescono sempre ad incantare il pubblico dei lettori grazie alla loro purezza e ai sentimenti candidi che riescono ad offrirci, grazie al legame con le tradizioni che riescono a rimettere in sesto e grazie soprattutto alla speranza che riescono ad infondere nei nostri cuori, il romanzo perfetto insomma per queste fredde giornate di febbraio.
Le due new entry di questa settimana sono due libri molto diversi l’uno dall’altro, due libri che ci dimostrano quanto vari siano gli interessi del pubblico italiano, un saggio per comprendere il nostro presente e una biografia per comprendere invece il nostro passato. “Uscita di sicurezza” è un testo attraverso il quale Giulio Tremonti cerca di delineare quale potrebbe essere la via di uscita dalla situazione che stiamo vivendo, una situazione di crisi in ogni fronte sia economico che politico e sociale. “Auschwitz. Ero il numero 220543″ è invece un romanzo che ci porta a ripercorrere le tragedie della Shoa, di quello che può essere definito il momento più triste, tragico e buio della storia dell’umanità, un momento di cui dobbiamo vergognarci e che è giusto venga mantenuto saldo nella memoria di ognuno di noi.
Ecco nello specifico la top ten di questa settimana:
“Amore, zucchero e cannella” (Amy Bratley, Newton Compton)
“Il diavolo, certamente” (Andrea Camilleri, Mondadori)
“La carta più alta” (Marco Malvaldi, Sellerio)
“Uscita di sicurezza” (Giulio Tremonti, Rizzoli)
“Nebbia rossa” (Patricia Cornwell, Mondadori)
“Le prime luci del mattino” (Fabio Volo, Mondadori)
“Auschwitz. Ero il numero 220543″ (Denis Avey, Rob Broomby, Newton Compton)
“La dieta Dukan” (Pierre Dukan, Sperling & Kupfer)
“Il meglio di me” (Nicholas Sparks, Frassinelli)
“Mare al mattino” (Margaret Mazzantini, Einaudi)
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Amore, zucchero e cannella
Amy Bratley è una giornalista freelance che ha già avuto un enorme successo in tutta Europa con questo suo romanzo d’esordio dal titolo “Amore, zucchero e cannella”, romanzo che finalmente è arrivato anche qui da noi in Italia grazie alla casa editrice Newton Compton.
Un esordio quello di Amy Bratley che non dobbiamo assolutamente lasciarci sfuggire, un romanzo scorrevole e dalla narrazione fresca e giovane che offre una storia intrisa di intensi sentimenti e di tradizioni passate. Non si tratta fortunatamente del classico romanzo d’amore, del classico esordio che cerca di accalappiarsi il piacere del pubblico grazie al romanticismo estremo, bensì di un romanzo che ci aiuta davvero a guardare dentro di noi e a riscoprire la bellezza e il sapore meraviglioso delle piccole cose quotidiane.
Questa è la storia di Juliet, una giovane ragazza di venticinque anni che sta per andare a vivere con il suo fidanzato Simon in una casa che sembra essere stata costruita proprio per loro. Non è stata un decisione semplice, Simon infatti non sembrava del tutto contento di intraprendere una strada così impegnativa proprio adesso. No, non è stata una decisione semplice ma Juliet alla fine è riuscita a convincerlo. Per lei infatti non ci può essere niente di più bello che tornare a casa la sera e sapere di trovare lì il suo amore, solo ed esclusivamente lui ad aspettarla e pronto ad accoglierla nel miglior modo possibile.
Eccoli Juliet e Simon nella loro nuova casa. Peccato che lui la chiami Hannah, il nome della sua migliore amica. Gli occhi di Juliet finalmente si aprono sulla verità, Simon la tradisce. Il suo sogno d’amore cade a pezzi in un istante.
“Rimasi lì vicino alla finestra, domandandomi cosa dovevo fare adesso che la vita che avevo sempre desiderato era finita. Le mie rosee aspettative erano andate in frantumi e ne rimaneva solo la polvere. Caddi in ginocchio e rimasi a lungo con la testa appoggiata alla finestra. Gli spettacolari panorami di Londra, il bel viale alberato, l’alba lattiginosa erano scomparsi. Alle prime luci del mattino, scorsi una volpe rognosa in una pozzanghera che pisciava su un muro. Vidi un traballante cartello “affittasi” appeso nel giardino di fronte al nostro palazzo e un sacchetto di patatine sporco di salsa di pomodoro gettato sul marciapiede. Sentii il disperato mugolio del frigorifero e mi assalì il panico.
”Cosa farò?”, chiesi alle pareti. Nessuna risposta. Avrei dovuto farci l’abitudine.”
Juliet si sente distrutta da tutto questo e quella bellissima casa che doveva essere un modo per coronare il loro amore adesso la odia con tutta se stessa. Un giorno però Juliet trova in uno degli scatoloni che ancora non si era decisa ad aprire i libri di sua nonna Violet, la nonna che l’ha cresciuta e a cui ha voluto davvero un bene immenso. Quelle pagine racchiudono un mondo che Juliet non credeva possibile, tutti quegli appunti sono consigli che la nonna sembra quasi offrire a Juliet da lontano.
Juliet scopre ricette segrete capaci di riempire la casa di profumi intensi, ricette capaci di farle dimenticare il dolore e la sofferenza quasi fossero delle vere e proprie ricette per la felicità. Juliet si lascia andare ai consigli e ai segreti che quelle pagine racchiudono riuscendo così ad andare avanti, a dimenticare il dolore e ad aprirsi nuovamente al mondo, alla vita e ovviamente anche all’amore.
Sono bellissimo...
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Il diavolo, certamente
Il diavolo, certamente è il nuovo libro di Andrea Camilleri che si appresta a essere pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Il libro, in particolare, ha la particolarità di inaugurare non solo il nuovo anno (sarà disponibile per l’acquisto, infatti, dal prossimo 3 gennaio 2012), ma anche quella di dare avvio, insieme a una serie di altri interessanti libri, alla collana Libellule della casa editrice; una collana low-cost che si caratterizza per il suo contenere testi di qualità a prezzi molto vantaggiosi.
Il diavolo, certamente, in particolare, è una raccolta di 33 racconti di 3 pagine ognuno, che mostrano come a guidare da vita, a volte, siano eventi imprevisti dal carattere apparentemente diabolico. I protagonisti dei diversi racconti sono uomini e donne comuni, con i loro vizi, desideri, gli slanci e le loro bassezze.
Tra di essi, in particolare, spiccano due filosofi in lotta per il premio Nobel, un ladro dall’animo gentile, un monsignore che deve fare i conti con un lapsus molto imbarazzante, una ragazza alle prese con un tacco rotto e una segretaria fin troppo zelante nel suo lavoro. A essi, poi si accompagna un carosello di numerosi altri personaggi unici e divertenti, che colpiscono il lettore e restano impressi nella memoria.
Andrea Camilleri ci racconta le loro storie, apparentemente sganciate e diverse l’una dall’altra, ma percorse da un sottile filo rosso che si svela soltanto alla fine del libro. Ad aprire e chiudere la raccolta di racconti, infatti, sono due apologhi filosofici che racchiudono il senso della narrazione e rendono Il diavolo, certamente un vero e proprio gioiello letterario da non lasciarsi scappare.
Sono bellissimo...
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