Gli artificiali che sono usati per la pesca a spinning, sono i minnow o rapala affondanti e cucchiaini.
Se peschiamo in torrente e questo è piccolo e le buche corte, è indispensbile un rotante che inizi ad agire appena tocchi l’acqua, usiamo sia Martin che Meps, più è forte la corrente e più piccola deve essere la paletta e maggiore il peso.
In molti casi usiamo anche minnow dai 3 ai 6 millimetri, se piombato o galleggiante dipende dal tipo e forza dell’acqua.
Un consiglio è quello di portarsi dietro di falcetti di colore chiaro, può essere la carta vincente, si possono montare direttamente sulle apposite teste piombate o su un amo apposito e poi piombare la lenza a 40-50 centimetri di distanza. In questo modo lavorano più naturalmente.
Se peschiamo in fiume, valgono le stesse cose, ma avremo maggiori possibilità di sbizzarirci con tutti i nostri artificiali.
I cucchiaini di colore argento sono usati in inverno e primavera, e i cucchiaini di colore oro e bronzo sono usati in estate. La grammatura si aggira sui 2 grammi e sono preferibili quelle con la paletta a foglia ovale piuttosto che a foglia d’olivo.
Io amo pescare con Martin da sei rossi e gialli, che mi danno sempre un bel vantaggio, oppure Meps e Spark della Ilba; per i rapala, quelli che si usano maggiormente sono quelli con i colori naturali tipo, il verde, l’azzurro o il nero talvolta combinati tra loro, sono utili anche il tipo “brutto anatroccolo di dimensioni molto piccole.
Le canne, i mulinelli e i fili da pesca
Le canne usate sono di piccole specialmente in torrente dal 1,50 fino ai 2,10 metri, con mulinelli dal 1000 a 2500 e fili non oltre lo 0.20. Sconsigliamo il trecciato in torrente, meglio un monofilo senza memoria e con alto carico di rottura. Poi ognuno ha le sue preferenze che vengon fuori dall’esperienza.
La pesca a fondo col pesce morto
Le esche usate maggiormente nella pesca a fondo sono il lombrico e il pesce morto.
Il lombrico
Nella pesca con i lombrichi si attua la pesca classica al tocco, usando i lombrichi di terra e utilizzando una o due spaccatine (piombi) a circa 25 centimetri dall’amo che sarà del numero 5 con nylon del 18-20. Nel caso in cui l’acqua sia torbida, è consigliabile l’uso del polistirolo.
Il pesce morto
La pesca con il pesce morto è sicuramente la pesca che, se fatta a dovere, dà i migliori risultati. I pesci che sono maggiormente utilizzati sono le sanguinarole e i vaironi. L’innesco del vivo viene fatto usando un amo del 4 ed infilandolo prima nel labbro superiore e poi nel labbro inferiore.
La pesca a fondo col verme
È la classica pesca al tocco (leggi anche la tecnica completa per la pesca al tocco della trota)
Più usata anche nel fiume Sarca che è il fiume da cui il Garda si forma.
La lenza è molto semplice: utilizzando un nylon del 18 (per essere più sportivi si possono utilizzare anche misure inferiori) si utilizzeranno i piombi detti spaccatine (il numero dipende dalla zona di pesca, di solito non più di due) e a circa 40 centimetri si legherà l’amo del n° 5 (o ami più piccoli per l’uso di 2 o 3 vermi alla volta).
L’innesco del verme dovrà essere fatto in modo che spunti fuori solo la punta dell’amo; se il lombrico è piccolo, s’infilerà il verme dalla testa scendendo giù nel corpo per far fuoriuscire la punta nei pressi della coda del verme; se invece è grande s’infilerà il lombrico partendo più in giù rispetto alla testa (nei pressi dell’anello del verme), prestando attenzione a non far uscire troppo la coda del verme perché si avrebbe il rischio che la trota mangi solo essa senza restare attaccata all’amo. Un consiglio è quello di infilare il verme anche lungo il nylon sopra la paletta dell’amo.
Per una buona riuscita di pesca si cercherà di far arrivare alla trota prima il verme che i piombi per evitare il rischio che il pesce si spaventi e fugga; importante sarà anche la mimetizzazione del pescatore per non essere visto dal pesce
Sono bellissimo...
Administrafan