Germany to work with Italy after Nazi compensation victory

'Our responsibility is not in doubt' says Westerwelle
Germany said it will continue to work with Italy to protect victim's rights following a decision from the International Court of Justice (ICJ) on Friday that upheld its appeal against Italy over compensation for Nazi war crimes.

"We will address all issues pertaining to the ruling in collaborations with our Italian friends in the spirit of close bilateral relations and confidence," said German Foreign Minister Guido Westerwelle. Calling it a victory for state's rights, the foreign minister added that the ruling did not "relativize or put in doubt Germany's responsibility for World War II crimes". The court in The Hague ruled Italy "failed to recognise the immunity" granted by international law for the Third Reich's crimes. It ordered Rome to annul compensation orders by Italy's courts for 12 Italians who were taken prisoner by Nazi forces and deported to Germany for slave labor after Benito Mussolini fell from power and Italy abandoned its former ally in September 1943.

In November 2008 Italy and Germany agreed to set up a joint commission to probe legal claims linked to the Second World War as well as the fate of thousands of Italian deportees.

Then foreign minister Franco Frattini announced the decision at a commemoration service with then German foreign minister Frank-Walter Steinmeier at the former Risiera di San Sabba Nazi concentration camp near Trieste.

Steinmeier, who was the first representative of the German government to visit the camp since the end of WWII, expressed ''deep sympathy'' over the ''suffering'' of Italian soldiers who were taken prisoner.

''We owe them and their memory commemoration and explanation, not silence and dismissal,'' he said.

A former rice mill, the Risiera di San Sabba camp was the only camp with a crematorium in Italy.

More than 3,000 partisans and Jews are thought to have been killed there.

La Germania ha detto che continuerà a lavorare con l'Italia per proteggere i diritti delle vittime a seguito di una decisione della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) il Venerdì, che ha accolto il suo ricorso contro l'Italia al risarcimento per crimini di guerra nazisti.

"Noi affrontare tutte le questioni relative alla sentenza in collaborazioni con i nostri amici italiani, nello spirito di strette relazioni bilaterali e la fiducia", ha detto ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle. Chiamarla semplicemente una vittoria per i diritti dello stato, il ministro degli Esteri ha aggiunto che la sentenza non ha "relativizzare o mettere in dubbio la responsabilità della Germania per i crimini II Guerra Mondiale". Il tribunale dell'Aja sentenziò che l'Italia "non è riuscito a riconoscere l'immunità" conferito dal diritto internazionale per i crimini del Terzo Reich. E Roma ha ordinato di annullare gli ordini di compensazione da parte dei tribunali d'Italia per 12 italiani che furono fatti prigionieri dalle forze naziste e deportato in Germania per lavori forzati, dopo Benito Mussolini perse il potere e l'Italia abbandonò il suo ex alleato nel settembre del 1943.

Nel novembre 2008 l'Italia e la Germania hanno convenuto di istituire una commissione congiunta per sondare rivendicazioni legali legati alla seconda guerra mondiale così come il destino di migliaia di deportati italiani.

Poi il ministro degli Esteri Franco Frattini ha annunciato la decisione in una cerimonia commemorativa con l'allora Ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier presso l'ex campo di Risiera di San Sabba di concentramento nazista vicino a Trieste.

Steinmeier, che è stato il primo rappresentante del governo tedesco a visitare il campo dalla fine della seconda guerra mondiale, ha espresso'' profonda compassione'' il'''' la sofferenza dei soldati italiani che sono stati fatti prigionieri.

'' Noi dobbiamo loro e la loro memoria e commemorazione spiegazione non, il silenzio e il licenziamento'', ha detto.

Un mulino del riso precedente, la Risiera di San Sabba campo era l'unico campo con un forno crematorio in Italia.

Più di 3.000 partigiani ed ebrei si pensa che siano stati uccisi.