Al momento, il SuperEnalotto, assieme alla versione speciale SiVinceTutto, ha garantito un gettito di poco inferiore ai 750mila euro, lo Stato ha incassato l'1,6% delle vincite complessivamente centrate (46,7 milioni). Per i giochi che mettono in palio un vitalizio (WinForLife, WinForLife Gold e alcuni tipi di Gratta e Vinci) la tassa si applica al premio nominale, ovvero al capitale che il concessionaria versa a una società assicurativa che poi viene incaricata, nell'arco dei 20 o 30 anni, di corrispondere la rendita. In altre parole, lo Stato percepisce subito l'intero gettito, anche se su un capitale in media il 15-20% inferiore alla somma delle rendite; la tassa poi viene spalmata sui singoli accrediti al vincitore, accrediti che appunto vengono decurtati del 6% sulla parte eccedente i 500 euro. Il WinForLife, di conseguenza, con i tre vitalizi classici centrati a gennaio, ha pagato un'imposta di circa 215mila euro. I fortunati vincitori hanno però anche incassato i premi promozionali immediati da 1 milione di euro ciascuno, vincite che da sole hanno garantito un ulteriore gettito di 180mila euro. Vanno aggiunti infine i circa 60mila euro di gettito sui premi ordinari. In totale quindi circa 450mila euro, ovvero il 3,6% del montepremi complessivo di gennaio (12,4 milioni). Per il Gratta e Vinci, invece, il montepremi complessivo di gennaio si aggira attorno ai 600 milioni di euro, cifra che comprende sia i premi classici, sia l'importo nominale dei vitalizi. Secondo le stime Agicos, la tassazione riguarda circa il 6-8% del montepremi, una fetta composta però da vincite che vanno dai 700 euro ai 5 milioni. Complessivamente la tassa a gennaio garantirà circa 2,5-3 milioni di euro, vale a dire che lo Stato incasserà lo 0,5% circa dei premi. L'Erario ha comunque percepito entrate anche delle vincite delle videolottery, prima che il Tar il 13 gennaio ne sospendesse in via cautelare la tassazione. In questo caso il gettito si può stimare attorno ai 2 milioni di euro.
Sono bellissimo...
Administrafan